Schede
Dopo la liberazione di Medicina le truppe dell'VIII Armata alleata raggiungono nella serata del 17 aprile le rive del torrente Gaiana, dove incontrano la più forte resistenza da parte delle truppe tedesche.
La battaglia della Gaiana sarà riconosciuta come una delle più sanguinose tra quelle che precedono l'ingresso a Bologna.
Un primo assalto dei Gurkha è respinto il 18 aprile con numerose perdite. La notte seguente si assite a un tremendo bombardamento da entrambe le sponde del fiume. La carneficina dura fino alla serata del 19 aprile, quando, dopo numerosi attacchi e contrattacchi, il fronte è sfondato dalle truppe corazzate polacche.
Intanto, sulle colline di Castel San Pietro, gli abitati di Grizzano e Casalecchio dei Conti sono presidiati da circa 1200 paracadutisti tedeschi della 1a Divisione, i famosi "Diavoli Verdi", decisi a battersi fino all'ultimo uomo. Qui pagano il loro tributo di sangue i soldati italiani, inquadrati nei reggimenti 87° e 88° del Gruppo di Combattimento Friuli e nel 183° Reggimento Paracadutisti Nembo del Gruppo di Combattimento Folgore.
Dopo una dura battaglia, gli italiani riescono a piegare gli indomabili avversari e a spianare la strada per la liberazione di Bologna.