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L’Impresa Toschi inizia, per conto dell’Ente Fibre Tessili di Roma, la costruzione dell'Ammasso Canapa, vasto complesso di edifici per la raccolta e lo stoccaggio di lavorati o semilavorati di canapa destinati ai mercati italiani e esteri.
Gli ammassi canapa sono obbligatori dal 1936 e diversi centri sono sorti nella pianura emiliana. Il progetto di quello bolognese è dell'architetto Francesco Santini (1904-1976), che fin dal 1941 ha curato la sistemazione urbanistica della "zona della canapa", la direzione lavori dell'ing. Umberto Lodi.
Il centro è composto di quattro capannoni con pensiline su tre lati e una lunga palazzina perpendicolare alla via della Beverara. I lavori, sospesi negli anni della guerra, saranno ripresi e completati negli anni 1946-47. Le previste coperture a volta saranno sostituite da capriate prefabbricate con tiranti in acciaio, una soluzione strutturale interessante per la sua leggerezza.
Gli edifici dell'Ammasso Canapa di Bologna saranno demoliti negli anni 2000, per far posto a nuove costruzioni residenziali e commerciali.