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La direzione del partito socialista si riunisce a Bologna, assieme ai rappresentanti del gruppo parlamentare e della C.G.L. Nei giorni precedenti si sono svolte in città manifestazioni interventiste, seguite da intimidazioni e violenze contro i simpatizzanti di sinistra. La direzione ribadisce le posizioni neutraliste del PSI: nasce la parola d'ordine del segretario Lazzari "Nè aderire nè sabotare". Invece dello sciopero generale si proclamano una serie di comizi per il 19 maggio. Le manifestazioni contro la guerra saranno però vietate dalla questura.