Schede
La fotografia del Museo del Risorgimento di Bologna riprende la cerimonia inaugurale del monumento a Ugo Bassi, opera di Carlo Parmeggiani, svoltasi l’8 agosto del 1888, nel quarantesimo anniversario della celebre battaglia che aveva visto gli austriaci, colpevoli della fucilazione del noto sacerdote barnabita, cacciati dai bolognesi.
I festeggiamenti, annoverati fra le celebrazioni per l’Esposizione emiliana, cominciarono al mattino, con un corteo che, attraversando la città e raggiungendo piazza Maggiore, lasciò una corona presso la lapide in memoria del soggiorno di Garibaldi, posta sull’hotel Brun, che sorgeva dove oggi si trova il palazzo della galleria del Toro. Qui Quirico Filopanti tenne un discorso commemorativo dell’evento. Nel pomeriggio ebbe luogo l’inaugurazione vera e propria, con lo scoprimento della statua, opera dell’artista bolognese Carlo Parmeggiani, alla presenza delle autorità e delle associazioni locali popolari e militari. Il monumento fu collocato nella piazzetta antistante l’Arena del Sole, in via dell’Indipendenza.
Tale strada, infatti, appena ultimata, pensata come un viale di collegamento fra l’esterno e il centro di gravità delle manifestazioni ufficiali, piazza Maggiore, costituiva il passaggio obbligato per cortei, manifestazioni e parate militari. La collocazione, lungo il suo percorso, di memorie risorgimentali così fortemente evocative l’avrebbe resa più rappresentativa e simbolica.
Il padre barnabita, rappresentato nell'atto di arringare la folla, a sottolinearne quella caratteristica, la capacità oratoria, che lo aveva reso celebre in tutta Italia, era particolarmente caro ai bolognesi. Infatti venti anni prima, nel 1868, alcuni abitanti delle vie Volte dei Pollaroli, dei Vetturini e di San Felice (così si chiamava l’ultimo tratto dell’attuale via Ugo Bassi, dall’incrocio con via Nazario Sauro a via San Felice) avevano avanzato la proposta, presentata in Consiglio comunale da Quirico Filopanti, di intitolargli una strada. Lungo il portico dal Meloncello alla Certosa, dove l’amato predicatore fu fucilato nel 1849, i bolognesi lo commemorarono anche con una lapide.
Giuliana Bertagnoni
Testo tratto da Cent'anni fa Bologna: angoli e ricordi della città nella raccolta fotografica Belluzzi, Bologna, Costa, 2000.