Schede
Affetto da una grave malattia mentale, viene ricoverato e rinchiuso in manicomio Sergio Burzi (1901-1954), valente illustratore di periodici come "Il Corriere dei Piccoli" e "Ragazzi d'Italia" e di libri per ragazzi, e pittore acquarellista autodidatta di paesaggi e marine.
Tra le sue opere più importanti, le illustrazioni a penna e sfumino dello "Zadig" di Voltaire e quelle di "Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno". In manicomio continuerà a disegnare, ritraendo il mondo e le persone attorno a lui. Sarà l'organizzatore della prima scuola d'arte manicomiale in Italia.
Dimesso nel 1934, dal suo studio accanto alla Piazzola ritrarrà la vita del mercato settimanale. La malattia mentale continuerà comunque a limitare la sua vita e a minare la sua carriera artistica.
Le sue migliori espressioni saranno le opere di pura fantasia, frutto forse di allucinazioni visive, che ricordano Callot e Goya.