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Il campo dei condannati a morte

1801 - 1868

Schede

Già dall'istituzione della Certosa di Bologna come cimitero comunale nel 1801, furono destinate aree riservate al seppellimento di carcerati, condannati e giustiziati. La prima area adibita a questo scopo fu identificata con la lettera "F", aprì il 16 agosto 1801 e l'ultimo seppellimento avvenne il 13 ottobre 1814. A seguito degli ampliamenti del cimitero venne individuato un altro campo identificato con la lettera "L"; la prima salma verrà inumata il 28 marzo 1816 e l'ultima il 22 novembre 1820. Nel 1822, istituito il campo degli acattolici fuori dal perimetro del cimitero in quanto "Campo Santo", fu destinata con lo stesso criterio una nuova area: il campo "T" detto dei "condannati". La prima sepoltura avverrà l'11 gennaio 1822 e l'ultima il 12 dicembre 1868. I campi che ospitarono queste speciali sepolture contraddistinti dalle lettere "F" e "L", erano chiusi alla vista dei cittadini con palizzate in legno; il recinto "T" era in muratura, aveva un solo ingresso con portone chiuso a cui si accedeva attraverso il campo degli acattolici. Le sepolture non erano in alcun modo contrassegnate. Altra particolarità è che in questi campi non ci furono mai sepolture divise tra uomini e donne. Trascorsi dieci anni, i resti venivano tumulati nell'ossario comune. Eccezione a questa regola furono le sepolture di Padre Ugo Bassi e Giovanni Livraghi, fucilati l'8 agosto 1849. Il Padre Ugo Bassi avrà come ultima sepoltura il Sacrario dei caduti della Prima Guerra Mondiale e Livraghi l'ossario comune. Il 23 marzo 1851 viene seppellito il personaggio più celebre tra i condannati, Stefano Pelloni detto Il Passatore: dopo l'uccisione nei pressi di Russi, il suo cadavere è trasportato su di un carretto ed esibito lungo tutte le strade fino a Bologna, in quanto le autorità vogliono che sia chiaro per tutti che era stato fucilato. 

William Baietti