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I partigiani bolognesi al di là del fronte

Militare Novembre 1944

Schede

Una parte dei partigiani bolognesi e imolesi che riescono a passare il fronte sono inquadrati nei reparti del nuovo esercito nazionale.
Le brigate di montagna Matteotti e Giustizia e Libertà rimangono invece in linea e si battono a fianco degli Alleati fino alla Liberazione.
La compagnia comando della 62a Brigata Garibaldi è bene accolta dagli americani nei pressi di Bisano di Monterenzio e opera con loro fino al febbraio 1945. I partigiani della 36a che consegnano agli Alleati Monte Battaglia vengono invece disarmati, trasportati a Firenze e sistemati in una caserma del Genio in completa inattività. Convogliati in seguito a Marradi, costituiscono il reparto "ALF Partisan" (Allied Labour Force, servizio speciale della V Armata americana) e sono impiegati nel riassetto delle strade percorse dai mezzi militari, fino a Cà di Landino, sotto Castiglione dei Pepoli.
Nel febbraio 1945, assieme ad altri ex componenti della 36a Brigata reduci dalla battaglia di Cà di Guzzo, saranno trasferiti a Cesano, presso Roma, per un periodo di addestramento e rientreranno in linea in aprile, con il Gruppo di Combattimento "Cremona", sul fronte del Senio.

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