Schede
Alla vigilia dell'entrata in guerra dell'Italia, un corteo di interventisti con bandiere tricolori e i vessilli di Trento e Trieste si dirige verso il municipio gridando: "Fuori la bandiera a Palazzo, Palazzo è buio!".
La folle travolge il cordone di carabinieri e agenti e si riversa sugli scaloni e nelle sale. Poco dopo, sul terrazzo dell'ingresso principale, appaiono tre bandiere, una delle quali viene fissata al davanzale, come segnale di rimprovero per l'assenteismo dell'amministrazione comunale.
Si gridano slogan contro il sindaco Zanardi e a favore del conflitto contro l'Austria per la conquista delle terre irredente.
Il sindaco socialista, che si è sempre dichiarato contrario alla guerra, è da tempo nel mirino degli interventisti. Già nel settembre 1914 è stato aggredito e bastonato in piazza Nettuno, mentre il 14 maggio gli interventisti hanno tentato di invadere Palazzo d'Accursio al grido "Socialisti beduini".