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Alfonso Ventura, comandante di battaglione della Stella Rossa

Schede

Il 28 maggio i fascisti, stavolta appoggiati da notevoli forze tedesche, vennero di nuovo all’assalto della “Stella Rossa” che in quel momento era forte di 300 uomini bene armati a seguito di due lanci alleati. La battaglia durò dall’alba al tramonto in un susseguirsi di attacchi e di contrattacchi nelle zone di monte San Silvestro, monte La Villa, monte Sole e nelle frazioni di Caprara e di San Martino. (…)
Ricordo che dalla mia postazione avanzata vidi circa 150 tedeschi salire nella nostra direzione attraverso un vigneto. Dissi agli uomini di non sparare (le nostre armi erano buone, però a tiro corto) finché non fossero vicinissimi e li lasciai avvicinare fino a poco più di una decina di metri e poi aprimmo improvvisamente un fuoco d’inferno. (…)
Dopo la battaglia il Lupo si spostò col grosso a Monte Vignola ed io invece con tre compagnie andai nella zona di Medelana, mantenendo sotto controllo un vasto territorio.

Luciano Bergonzini, "La Resistenza a Bologna. Testimonianze e documenti", vol. V, Istituto per la Storia di Bologna, Bologna, 1980
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Note
1