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Albari, degli

Via degli Albari

Strada

Schede

Da via Altabella a via Guglielmo Oberdan.
Prima documentazione dell'odonimo: 1583 (Campo drieto alla Chiesa di S.Nicolò delli Arbori).


L'attuale via degli Albari in passato fu spesso chiamata, tra il XVII e il XIX secolo, via degli Alberi.
A confermare la relazione con gli alberi ci fu un testo della fine del XVI secolo che citò la chiesa di San Nicolò delli Arbori.
Raramente fu chiamata via dei Bevilacqui o dei Bevilacqua.

L'antica via degli Albari comprendeva anche i due vicoli fiancheggianti la chiesa di San Nicolò (oggi Via San Nicolò) e la piazzetta retrostante la chiesa stessa.
Oggi il tratto di questa via dal numero 5 fino a via Gugliemo Oberdan è chiuso da cancelli.

Che la via prese il nome dalla antica famiglia degli Albari che qui aveva le sue case e torre è fuori di dubbio. La chiesa e la piazzetta replicano un modello simile a quello di Corte de' Galluzzi, dove corte e chiesa erano ad uso della famiglia gentilizia che primeggiava in quelle vie.
Le case degli Albari corrispondono agli edifici attualmente con i numeri 2 e 2/1 di via San Nicolò e con il numero 12 di via Guglielmo Oberdan. Il numero 2 di via San Nicolò è la Casa Azzoguidi con caratteristiche colonne in legno.
Che Arbori o Alberi sia una corruzione erronea di Albàri è altrettanto fuori di dubbio. L'odonimo errato Alberi trovò trovò anche spiegazione, altrettanto erronea che in antichità il luogo era pieno di Alberi.
Per quanto riguarda il nome via dei Bevilacqui (o Bevilacqua), questo nome entrò in uso dopo che i Bevilacqua presero residenza in via Cavaliera (oggi via Oberdan).

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