Agnese Astorgio (Astorge)

Agnese Astorgio (Astorge)

1391 - 1451

Note sintetiche

Scheda

ARMA: D'azzurro a due stocchi d'argento manicati d'oro posti in croce di S. Andrea, la punta in basso e la bordura indentata di rosso.

La famiglia Agnese, napoletana, di origine normanna, possedeva feudi fin dal tempo di Carlo I d'Angiò (1226 - 1285) ed era iscritta al «seggio» nobile di Portanova. Gode pure della nobiltà in Benevento.
Monumenti della famiglia si trovano sia a Napoli, nelle chiese di S. Agostino, S. Severino ed in quella del Carmine, sia a Roma in S. Maria sopra Minerva.
Un Mignanello fu Capitano della Regina Giovanna I, un Giacomo era Cavaliere alla corte di Roberto d'Angiò, un Lancillotto fu Governatore di Gaeta. Dal ramo detto Pomarici, che prendeva nome dal feudo omonimo, uscì il Cardinal Astorge o Astorre detto anche «spada in faccia», dalle due spade raffigurate nel suo stemma.

Egli era nato nel 1391 e divenne Vescovo di Mileto nel 1411 a soli 20 anni, poi di Ravello nel 1413 indi di Melfi nel 1418 ed infine di Ancona nell'anno successivo.
In tale veste diede inizio all'opera di riconquista delle Marche sopratutto contro le forze di Andrea Fortebraccio, detto Braccio di Montone. Quest'ultimo era un condottiero e capitano di ventura che si stava costruendo un dominio nell'Italia centrale minacciando i territori pontifici.
Nominato deputato per la Marca d'Ancona nel 1427, Astorgio Agnese continuò l'opera intrapresa riducendo all'obbedienza i vari signori delle Marche. Governatore delle Romagne nel 1435, venne nominato Arcivescovo di Benevento nel 1437.
Ottenne la carica di Governatore a Bologna nel 1447, l'anno successivo venne creato Cardinale Prete con il titolo di S. Eusebio. Lasciò Bologna nel 1449 e morì nel 1451. Venne sepolto nel Chiostro di S. Maria sopra Minerva a Roma.

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SALA URBANA
Lo stemma araldico è presente in Sala Urbana:
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