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9° battaglia dell'Isonzo

Battaglia 1 - 4 novembre 1916

Schede

Il 1° novembre iniziava la 9a battaglia dell'Isonzo con i consueti bombardamenti, seguiti dall’attacco di fanteria; verso sera l'11° corpo Italiano aveva operato uno sfondamento del fronte nel suo settore, occupando importanti posizioni sul Veliki Hribach e sul Pecinka; al contrario il 13° corpo era stato fermato dalla violenta reazione avversaria. Durante la notte la reazione austriaca produsse un violento fuoco d'artiglieria sulle nuove posizioni del Veliki e del Pecinka, tenute dalla 45° divisione; alle 4 le fanterie avversarie attaccavano in massa e solo la tenace resistenza della brigata Barletta, durata oltre 12 ore, permetteva l'arrivo delle riserve, salvando in pratica la situazione della 45° divisione. Il 2 novembre venivano conquistate nuove posizioni sull'altipiano carsico nella zona di Castagnevizza, mentre verso Sud l'Hermada resisteva all’assalto italiano . Per lo scarseggiare delle munizioni e considerate soddisfacenti le nuove posizioni conquistate, il Generale Cadorna ordinava la sera del 2 la sospensione delle operazioni. Il 3 e 4 novembre la lotta riprendeva improvvisa, per il ripiegamento degli austriaci su posizioni più arretrate, arretramento subito sfruttato dalle nostre truppe che la sera del 4 occupavano tutte le trincee del monte Fajti. Dal 1° al 4 novembre, la 2a e 3a armata ebbero fuori combattimento circa 39.000 uomini; gli austriaci 33.000.

Paolo Antolini