5° battaglia dell'Isonzo

5° battaglia dell'Isonzo

Scheda

In marzo, il C.S.I. emanava gli ordini per la ripresa delle ostilità; in particolare doveva essere ripresa l'attività di logoramento delle posizioni nemiche sul fronte della 2a e 3a armata. L'11 marzo iniziava quindi la 5a battaglia dell'Isonzo. Gli obiettivi della 2a armata erano il Mrzli, il S.Maria, il Podgora, la cima 4 del S. Michele, le trincee della Cappella Diruta e San Martino del Carso. Le truppe schierate nel settore del monte Rombon si trovarono nell’impossibilità di manovrare per l'abbondante neve ancora presente, che le fece diventare facile bersaglio per le mitragliatrici avversarie; il maltempo bloccò poi le operazioni verso il Santa Maria ( Tolmino ). La 3a armata , venuta a mancare l'azione della 2a, e con le truppe bloccate dal fango, che aveva messo fuori uso anche molto materiale bellico, esplicò solo una forte azione di artiglieria contro gli obiettivi assegnati. La 5a battaglia dell'Isonzo terminò il 15 marzo, senza sostanziali modifiche in avanti del fronte. Riprendevano i lavori di consolidamento delle trincee e di approccio alla prima linea, venivano rinforzate le difese passive, soprattutto migliorata la logistica per prepararsi alla grande offensiva che il C.S.I. aveva previsto di lanciare nel luglio successivo.

Paolo Antolini

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Bibliografia
1914-1918. Storia della Grande Guerra sul fronte italiano
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1988 Milano Mursia
Caporetto. La battaglia d’arresto al Tagliamento e la ritirata sino al Piave
Del Bianco G.
1958 Udine Del Bianco ed.
Caporetto
Seth R.
1966 Milano Garzanti
Dal Monte Nero a Caporetto. Le dodici battaglie dell’Isonzo (1915-1917)
Weber F.
1967 Milano Mursia
Isonzo 1917
Silvestri M.
2001 Milano Mondadori