Che vi sia stato un tempo in cui Mazzini governò Roma e Garibaldi ne difese le mura, suona come il sogno di un poeta. Io mi propongo di ricordare i fatti che hanno dato forma a tal sogno, di narrare la storia dell'assedio di Roma, il più commovente di tutti gli episodi della storia moderna, esponendo negli ultimi sei capitoli gli eventi che a guisa d'epilogo fecero seguito all'assedio - la Ritirata e la Fuga di Garibaldi - : storia non meno poetica e non meno cara al cuore d'Italia

G. M. Trevelyan, Garibaldi e la difesa della Repubblica Romana,
Bologna, Zanichelli, 1909.


Soggetto di innumerevoli pubblicazioni, dalle primissime ricostruzioni edite addirittura nello stesso anno 1849, alle più recenti ancora in corso di stampa, la ritirata di Garibaldi e dei suoi uomini da Roma caduta in mano ai soldati della "traditrice" repubblica francese, sino a poco prima creduta "sorella" e dimostratasi poi invece nemica, si rivelò un affascinante soggetto storico.
Ricostruirne avvenimenti, luoghi, persone, caratteri, abiti, colori, profumi, raccontarne con piglio spesso romanzesco il susseguirsi di eventi e drammi, fu quasi un obbligo per chi vi partecipò e per i testimoni oculari, ansiosi di lasciare una traccia indelebile di quegli eventi eccezionali.
Solo così si può spiegare l'intensa produzione di memorialistica, le narrazioni, l'ansia di porre lapidi e ricordi marmorei, per non dimenticare nomi e volti, per non perdere le tracce dei percorsi, perfino degli alberi o delle rocce, muti testimoni di quei mesi straordinari.
A questo fervore ricostruttivo appartengono le fotografie qui presentate: erano parte del ricco materiale, costituito da documenti a stampa, resoconti manoscritti, lettere, disegni, appunto fotografie, raccolto nell'ultimo decennio del XIX secolo dal fondatore e primo direttore del Museo del Risorgimento di Bologna, Raffaele Belluzzi, impegnato in quegli anni nella redazione di un volume dal titolo La Ritirata di Garibaldi da Roma nel 1849. Narrazione di Raffaele Belluzzi su documenti inediti e rari, edito a Roma dalla Società Dante Alighieri nel 1899.
I materiali vennero poi conservati in tre fondi archivistici: il fondo esclusivamente fotografico Trafila di Garibaldi, e le Posizioni d'Archivio, composte di materiale misto, Ritirata di Garibaldi e Trafugamento di Garibaldi, integrate nel 1931 da una serie di copie fotografiche realizzate per conto di Gustavo Sacerdote, insigne storico ed autore de La vita di Giuseppe Garibaldi, edito a Milano da Rizzoli nel 1933, pietra miliare della storiografia europea.

Le fotografie presentate in questo sito sono accompagnate da brani tratti dalle Memorie autobiografiche di Giuseppe Garibaldi, edite a Firenze dall'editore Barbera nel 1888.

Per approfondire:
G. M. Trevelyan
La Repubblica Romana
La Trafila di Garibaldi