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XVI Congresso Nazionale del Partito Socialista

5 Ottobre 1919

Schede

Dal 5 all'8 ottobre si tiene al teatro comunale di Bologna il XVI Congresso Nazionale del Partito Socialista, che vede prevalere l'ala massimalista di Giacinto Menotti Serrati con 47.966 voti, contro i 14.935 dei riformisti di Costantino Lazzari e i 3.350 dei comunisti di Amedeo Bordiga. La direzione del partito risulta interamente composta di massimalisti: il romagnolo Nicola Bombacci è eletto segretario (il 26 febbraio 1920 sarà sostituito da Egidio Gennari).
Ripudiata la tradizione del gradualismo riformista, viene lanciata la parola d'ordine "Fare come Lenin in Russia" e proposta l'adesione del PSI alla Terza Internazionale filosovietica. E' inoltre adottato lo stesso simbolo del partito bolscevico: falce e martello circondati da spighe di grano. La violenza è accettata come mezzo di lotta politica: si deve "spingere il Proletariato alla conquista violenta del potere politico ed economico", che dovrà essere affidato interamente ai Consigli degli operai e dei contadini.
In una lettera da Mosca, Lenin si congratula per la "brillante vittoria del comunismo". Nicola Bombacci (1879-1945), ex seminarista ed ex maestro elementare di Civitella, diventerà comunista dopo la scissione del 1921. Sarà espulso dal PC nel 1927 e aderirà al fascismo nel 1933, convinto della capacità del Regime di assicurare il trionfo della giustizia sociale, suo "sogno ardente" della giovinezza. Seguirà l'amico Mussolini fino all'ultimo e con lui verrà fucilato a Dongo il 28 aprile 1945.

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