Venzi Ernesto

Venzi Ernesto detto/a Nino

9 ottobre 1908 - [?]

Note sintetiche

Titolo di studio: Licenza elementare
Occupazione: Artigiano

Riconoscimenti

  • Partigiana/o ( 9 settembre 1943 - 22 febbraio 1945)

Scheda

Ernesto Venzi, «Nino», da Ildebrando ed Ester Varola; nato il 9 ottobre 1908 a Bologna; ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Artigiano marmista.
A 22 anni, agli inizi del 1930 aderì alla FGCI. Partecipò all'organizzazione delle manifestazioni clandestine contro la guerra dell'1 agosto 1930 e del primo congresso della FGCI di Bologna. Fu tra gli animatori delle iniziative inneggianti alla rivoluzione d'ottobre che si svolsero in varie località tra Modena ed Imola il 7 novembre 1930. Pochi giorni dopo venne arrestato, bastonato e seviziato, ricoverato all'Ospedale Maggiore e poi carcerato. Con sentenza istruttoria del 30 giugno 1931 fu rinviato al Tribunale speciale che il 28 settembre 1931 lo condannò, assieme ad altri 9 compagni, a 9 anni di carcere per costituzione del PCI, appartenenza allo stesso e propaganda. Dopo aver scontato 2 anni e 9 mesi di pena, ritornò in libertà, minato nel fisico, boicottato nel lavoro e costantemente vigilato.
Attivo organizzatore comunista fin dalla caduta del fascismo, il 25 luglio 1943, fu tra i primissimi animatori della lotta armata dopo l'armistizio.

Nell'ottobre 1943, organizzò un gruppo sull'Apennino porrettano e, poi, il primo insediamento di partigiani bolognesi nella valle del Vajont.
Dal giugno 1944 operò nella 4ª brg Garibaldi - divenuta 36ª brg Bianconcini Garibaldi dal luglio 1944 -, formazione della quale divenne vice comandante. Dopo la conquista e la consegna di Monte Battaglia agli americani, passò, con il grosso della brg, oltre la Linea Gotica.
Nell'ottobre 1944, a Firenze, influenzò e portò circa 300 commilitoni a costituire l'ALF (Partisans), un gruppo di lavoratori il quale, dall'8 novembre 1944, venne adibito a ricostruzioni stradali, al fianco delle truppe alleate, che operò a Cà di Landino (Castiglione dei Pepoli), a Marradi (FI), a Casola Valsenio (RA). Raccolse poi, fra gli stessi partigiani, un gruppo di volontari per l'"Armata di Liberazione Nazionale", che il 22 febbraio 1945, andò all'addestramento militare a Cesano (Roma), e che alfine, fu aggregato nel Gruppo di combattimento Cremona ed impiegato sul fronte, al fianco dell'VIII Armata inglese, ad Alfonsine (RA).
Riconosciuto partigiano dall'9 settembre 1943 al 22 febbraio 1945.
Testimonianza in RB3. Ha scritto: Reclutamento, ... i distretti erano nelle strade, nelle officine e nelle case dei contadini..., in Epopea partigiana, a cura di Antonio Meluschi (Il Dottore), Bologna, 1947; La 36ª brigata Garibaldi, in Storia dell'antifascismo italiano, II, Testimonianze, Roma, Editori Riuniti, 1964. Sue canzoni partigiane, coeve alla lotta di liberazione e successive, già edite in varie pubblicazioni, sono state raccolte nell'opuscolo: Ernesto Venzi combattente e cantore della libertà, Bologna, 1983. [AR]

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Saba Mario

Saba Mario

Brisighella, Cà di Costino in località Santa Maria in Purocielo (RA), 11 ottobre 1944