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Urna cineraria di Saturnianus Potius e Valentina Volusia

urna III secolo d.C.

Schede

Provenienza: Ponte nelle Alpi (Belluno)

TRASCRIZIONE

Fili posuerum(=posuerunt) memo-

riam patpi(=patri) suo Satu-

rniano Potio obi-

to cum compare sua

Valentina Volusia

TRADUZIONE

I figli posero in memoria del proprio padre Saturniano Pozio, sepolto con la propria compagna Valentina Volusia

Questo ossuario, di forma parallelepipeda, è decorato ai lati da rilievi: un’ascia, simbolo connesso con il mondo funerario, a destra e una patera a sinistra. Davanti, all’interno di una tabella biansata, è incisa l’iscrizione che ricorda i nomi dei defunti le cui ossa vi erano custodite. Si trattava di un uomo, Saturniano Pozio, padre di coloro che fecero predisporre la sepoltura (i cui nomi non sono però ricordati) e della sua compagna, Valentina Volusia. I nomi dei due individui sono formati da soli due elementi: in questa epoca infatti iniziava a cadere in disuso l’uso dei tre nomi e questa tendenza porterà, negli anni successivi, all’usanza di indicare nelle lapidi funerarie, ormai esplicitamente cristiane, un solo nome. 

Curiosità: il termine compare sembra avere origine in epoca tarda, quando si affianca o sostituisce i termini “concubina”, che indicava la convivente o compagna all’interno di una relazione non legittima, e quelli di uxor, coniux, ecc. generalmente destinati ad indicare la moglie. Il termine porta con sé una accezione di parità, eguaglianza, che ben si adatta al modello virtuoso di concordia e affetto nella relazione tra sposi, particolarmente fortunato in età cristiana.

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Descrizione tecnica

Marmo: 49x36x69 cm. Inv. 19216