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Carlo Suppini

6 Settembre 1827 - 1908

Scheda

Carlo Suppini nasce a Sasso il 6 settembre 1827. Si iscrive in Accademia nel 1841, dove resta fino al 1846, ottenendo tra l'altro premi scolastici in elementi di Figura (1843: II classe, II premio; 1844: I classe I premio), Anatomia pittorica (1844 e 1845: classe unica, II premio), Statue (disegno, classe unica, I premio) e Pittura (1847: classe unica, II premio). Terminata la sua formazione di pittore di figura partecipa alle esposizioni accademiche spcializzandosi in ritratti e scene di genere dalle misure assai contenute (1853: tre ritratti ad olio due in mezza figura al vero e "uno in piccola dimensione"; 1854: "Quadro ad olio figurante una giovane campagnuola"). In tale cornice si inseriscono perfettamente le tre fotografie di quadretti di genere, eseguiti tra il 1852 e il 1866, dell'Album Belluzzi. In occasione della mostra accademica del 1855 presenta dei ritratti in miniatura su rame e su avorio, quattro di uomini e due di donne ed è probabile che abbia continuato poi questa attività. Non si sa molto altro se non che doveva essere ancora in vita quando compare nella richiesta d'ammissione del figlio Pietro in Accademia a Bologna nel 1883. Presumibilmente muore a Sasso dopo il 1898, ma tale notizia, desumibile dal manoscritto d'accompagnamento all'Album Belluzzi, non è facilmente verificabile dato che i registri parrocchiali di Sasso sono andati distrutti durante il Secondo conflitto mondiale. Quanto al figlio, Pietro Suppini, nasce a Sasso il 18 agosto 1859 ed entra in Accademia ormai ventiquattrenne frequentando prevalentemente corsi superiori di Ornato, Prospettiva e Decorazione, almeno fino all'a.s. 1884-1885 (ASABABo, Posizioni degli studenti 151-220, Suppini, Pietro). È detto aver fatto le scuole elementari a Bologna e di esser residente - e lo sarà almeno fino al 1888 - in via Belle Arti n. 50. Non si sa se a questo indirizzo vivesse tutta la famiglia, o se l'attività del padre non fosse poi prevalentemente, o almeno in parte, a Sasso. Tre anni dopo, in occasione della Mostra di San Michele in Bosco, Pietro espone due paesaggi di montagna, probabilmente dintorni della natale Sasso, eseguiti all'acquarello (Esposizione Bologna 1888, nn, 41 e 44, p. 121); Pietro vinse il premio Curlandese di Ornato del 1890 e fu un attivo disegnatore all'interno della Gilda di Alfonso Rubbiani (1848-1913) lavorando fra le altre cose in San Francesco, in San Petronio e partecipando all'Esposizione di Arti Applicate di Torino del 1902 (cfr. Bologna 1981, p. 400). Chiaramente tale Pietro Suppini non è da confondersi con l'incisore Pietro Suppini (1820-1868), ricordato per la sua Santa Cecilia da Raffaello (Bellentani 1855 pp. 66-67) e per il quale si rimanda a Bologna 1980, p. 234.

Isabella Stancari

Testo tratto da: Isabella Stancari, 'Il Primo album fotografico Belluzzi e i pittori bolognesi della Seconda metà del secolo XIX', Bollettino del Museo civico del Risorgimento, Bologna, anno LXIII - LXVI, 2018 – 2020, Bologna, 2022. Bibliografia e fonti: L'Arte Bolognese [post 1898]; Atti 1843, p. 36; Atti 1844, p. 38; Atti 1845-1846, pp. 76, 85; Atti 1847, p. 59; Atti 1853, p. 63; Atti 1854, p. 64; Bellentani 1855, p. 49; Giumanini 2002, p. 343.