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San Biagio di Callalta (TV)

Fronte militare

Schede

"L'avvenimento storico di gran lunga più importante accaduto a S. Biagio è la Battaglia del Solstizio durante la Grande Guerra, che ha investito i luoghi e la gente lasciando segni e ricordi indelebili. Ai caduti della Grande Guerra è dedicato il Sacrario Militare di Fagarè della Battaglia.
Il primo monumento agli "Eroi del Piave" fu realizzato nel 1919 da Alterige Giorgi di Carrara. Comprendeva quattro bassorilievi in marmo dello scultore triestino M. Mascherini ispirati agli episodi della guerra: 24 maggio 1915 "L'entrata dell'Italia in guerra" - 24 ottobre 1917 "La barbarie nemica sul suolo della Patria" - 15 giugno 1918 "Di qui non si passa" - 3 novembre 1918 "Trionfo delle armi italiane".
Nel 1935 il monumento originario fu racchiuso al centro della grande esedra del Sacrario Militare di Fagarè costruito su progetto dell'architetto P. Del Fabbro, e in seguito nel 1942 ne fu rimosso. Alla distruzione ordinata dagli ufficiali tedeschi sfuggirono i quattro bassorilievi, nascosti dalla popolazione, e rimessi nel 1942 nella loro posizione attuale, sulle facciate laterali degli avancorpi dell'esedra.
All'inaugurazione del Sacrario avvenuta nel 1933 intervennero il re d'Italia e Achille Starace.
Nelle navate laterali del monumento sono contenute le salme di 5191 soldati e di 5350 soldati ignoti caduti nel primo conflitto mondiale. Vi sono anche le due medaglie d'oro Ten.Col. E. Paselli e Magg. F. Mignone. Altre cinque medaglie d'oro, i cui corpi non sono stati riconosciuti, sono nominate in una iscrizione.
Nel sacrario è sepolto anche il tenente Edward McKey, ufficiale della croce rossa americana e amico personale dello scrittore Ernest Hemingway. A suo ricordo Hemingway scrisse una poesia il cui testo, scolpito in ferro dallo scultore Simon Benetton è visibile nella cappella centrale del monumento.
In una garnde lapide della cappella centrale sono elencati i 27 soldati decorati di medaglia d'oro al Valore Militare, caduti sul Piave nel settore della III Armata.
Nel giardino del monumento sono conservati i frammenti di muro su cui ignoti scrissero, durante la Battaglia del Solstizio (15-24 Giugno 1918), le due famose frasi "E' meglio vivere un giorno da leone che cent'anni da pecora" e "Tutti eroi. O il Piave o tutti accoppati"."
Portale civico di San Biagio di Callalta