Note sintetiche
Onorificenze
Medaglia d'Argento al Valor Militare
Valoroso combattente della lotta partigiana, nel corso di un rastrellamento duramente condotto dalle SS germaniche, in situazione disperata, guidava più volte i suoi uomini al contrassalto infliggendo gravi perdite al nemico. Completamente circondato e più volte invitato ad arrendersi, prolungava per molte ore la fiera resistenza. Mortalmente ferito in combattimento ravvicinato, trovava ancora la forza di lanciare l'ultima sua bomba a mano contro un ufficiale tedesco.
Bologna, settembre 1943. 28 settembre 1944.
Scheda
Gino Gamberini, nome di battaglia "Leone", da Battista e Anna Tollardo; nato l'1 ottobre 1922 a Pianoro. Nel 1943 residente a Bologna. Licenza elementare. Meccanico.
Prestò servizio militare a Bologna nei bersaglieri con il grado di caporale.
Militò nella brigata Stella rossa Lupo e operò a Vado (Monzuno) e a Marzabotto con funzione di comandante di compagnia.
La sera del 28 settembre 1944 con Mario Musolesi e Gianni Rossi si recò a Cadotto (Marzabotto) dove era distaccato un gruppo della brigata. All'alba del 29 settembre 1944 le SS tedesche, circondata la zona, attaccarono in forza dando inizio all'eccidio di Marzabotto. Con Musolesi e Rossi decise di tentare la sortita per chiedere rinforzi al grosso della brigata. Cadde in combattimento mentre tentava di passare attraverso l'accerchiamento tedesco.
Gli è stata conferita la medaglia d'argento al valor militare.
Al suo nome è stata intitolata una strada di Bologna.
Riconosciuto partigiano dal 9 settembre 1943 al 29 settembre 1944.
[Alessandro Albertazzi]
E' sepolto nel Monumento Ossario ai Caduti Partigiani della Certosa di Bologna ed è ricordato nel Sacrario di Piazza Nettuno.