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Eccidio di Sabbiuno di Piano (Castel Maggiore)

Eccidio 14 ottobre 1944

Schede

Il 14 ottobre 1944 alcuni partigiani furono catturati a Castel Maggiore e rinchiusi nel rustico della casa colonica di Giuseppe Guernelli da Carlo, in via Saliceto in località Sabbiuno di Piano.
Una squadra di partigiani, guidata da Franco Franchini, assalì il caseggiato e liberò i prigionieri. Nello scontro caddero Franchini e alcuni partigiani. I nazifascisti ebbero, ma non è certo, una trentina di caduti.
Qualche ora dopo lo scontro i nazifascisti fermarono a caso 35 persone che abitavano nella zona e le fucilarono.
Le vittime, il cui nome è inciso in un monumento, sono: Dionisio Alberani, Alessandro Arbizzani, Pietro Barbieri da Cesare, Ennio Baschieri, Michele Cazzola detto Peppino (nel monumento è indicato come Giuseppe), Calisto Checchi, la moglie Enrica Alberti e i figli Carolina e Luigi, Carlo Copiano, Gualtiero Fanti e il figlio Romolo, Lea Grandini, Rina Grazia e il fratello Rodolfo, Giovanni Gruppioni, Giuseppe Guernelli da Carlo, Umberto Guernelli, Adolfo Manganelli, Savino Masetti, Attilio Mazza, Alberto Orsi, Pietro Pasti e il nipote Sergio, Oreste Rimondi, Rinaldo Romagnoli, Luigi Scagliarini, Raffaele Selleri, Enrico Tolomelli, Argia Tosi e il fratello Ivo, Luigi Vigna e la figlia Medarda. A questi 33 martiri vanno aggiunti due disertori della Wermacht - un polacco e un tedesco che si erano uniti alle forze della Resistenza - che furono catturati e fucilati. I loro nomi sono rimasti ignoti. Con quello delle vittime della rappresaglia, sul monumento è stato inciso anche il nome di Franchini. [Nazario Sauro Onofri]