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Orlando Rampolli detto/a Teo

26 settembre 1923 - [?]

Scheda

Orlando Rampolli, «Teo», da Carlo e Adalgisa Manaresi; nato il 26 settembre 1923 a Imola; ivi residente nel 1943. 1a avviamento professionale. Operaio.
Subito dopo l’8 settembre 1943 entrò nei primi gruppi armati imolesi. Nel gennaio 1944, quando fu chiamato alle armi, non si presentò e si recò all'Albergo di Cortecchio, sul Monte Faggiola, dove Giovanni Nardi aveva organizzato la prima base dei partigiani che sarebbero poi confluiti nella 36a brigata Bianconcini Garibaldi.
Il 23 febbraio, quando i fascisti guidati da una spia attaccarono l'Albergo, riuscì a salvarsi e si portò nella zona di Riolo Terme (RA), per tornare sulla Faggiola nella primavera, quando entrò nel reparto di Guerrino De Giovanni, con funzione di vice comandante di compagnia.
Prese parte a tutti i combattimenti che la brigata sostenne nell'estate e la sera del 27 settembre la sua compagnia, durante una marcia di trasferimento, si fermò a Cà di Guzzo in località Belvedere (Castel del Rio). Nella notte la casa colonica fu circondata da paracadutisti ed SS tedeschi.
La mattina del 28, dopo la battaglia durata tutta la notte, prese parte alla disperata sortita e riuscì a sottrarsi all'accerchiamento.
Scese a Bologna e militò sino alla Liberazione nelle fila della 7a brigata GAP Gianni Garibaldi. Ferito.
Riconosciuto partigiano, con il grado di tenente, dal 10 ottobre 1943 alla Liberazione. Testimonianza in RB5. [O]