Progetto per il solaio della Galleria Annessa al Chiostro VI

Progetto per il solaio della Galleria Annessa al Chiostro VI

1897 ca.

Scheda

Attilio Muggia frequenta la Scuola di Applicazione per gli Ingegneri di Bologna dove si laurea nel 1885, migliore allievo del suo corso, e dove rimane conseguendo brillanti risultati accademici che lo porteranno a diventare, fra il 1923 e il 1927, Direttore della Scuola medesima. La formazione specialistica a stretto contatto con il prof. Canevazzi, docente di Meccanica applicata alle costruzioni e pioniere nell’uso e nella teorizzazione del cemento armato, sviluppa in lui grande curiosità, nella consapevolezza dell’inevitabile decollo del nuovo sistema costruttivo, su cui baserà la sua carriera di imprenditore. La scelta del sistema tecnico privilegia il brevetto del franco-belga François Hennebique (1842-1921). Questi, costruita la propria fortuna sul restauro delle chiese gotiche del nord della Francia, dopo quindici anni di studi ed esperimenti effettuati in gran segreto, perviene al brevetto del 1892 per la prima trave moderna in conglomerato cementizio armato con staffe e ferri piegati, pubblicizzato poi col motto: “plus d’incendies désastreux” e conosciuto come “sistema Hennebique”.

La nostra documentazione d’archivio, ha messo in luce come dal 1896 Attilio Muggia intrattenga rapporti diretti e assai stretti con lo studio di Hennebique per poter utilizzare anche a Bologna il suo brevetto, di cui diverrà in breve concessionario e poi agente per l’Emilia Romagna e le Marche. Il disegno documenta una delle prime applicazioni in città e raffigura i solai della Galleria annessa al Chiostro VI, allo studio, in quel 1897, ad opera dell’ingegnere dell’ufficio tecnico Filippo Buriani. La copertura delle due gallerie simmetriche (ma negli archivi resta anche il ricordo del progetto per una cupola che potrebbe essere quella tra queste ultime, eseguita poi in muratura) è rappresentata in sezione e in pianta con l’anima strutturale disposta in modo da lasciare alternativamente liberi alcuni riquadri per l’ingresso della luce. Nelle corrispondenza fra Muggia ed Hennebique si fa riferimento anche ad altre coeve applicazioni del sistema nella sede del Comune e a Palazzo Maccaferri di via Indipendenza, dove sembrerebbe comparire per la prima volta in Italia, anche se limitata ad una veranda, una struttura a telaio con travi e pilastri in conglomerato cementizio armato.

Attilio Muggia (Venezia, 1861 - 1936), Progetto di solaio alla Certosa della Galleria Annessa al Chiostro VI, 1897 ca. Copia eliografica acquerellata, mm 500 x 930. Bologna, Ordine degli Architetti, Archivio Storico, Fondo Muggia, 6/54.

Maria Beatrice Bettazzi

Testo tratto da: Buscaroli B., Martorelli R. (a cura di), Luce sulle tenebre: tesori preziosi e nascosti della Certosa di Bologna, catalogo della mostra, Bologna, Bononia University Press, 2010

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Luce sulle tenebre
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Luce sulle tenebre - Tesori preziosi e nascosti dalla Certosa di Bologna. Video dedicato alla mostra tenutasi a Bologna nel 2010.

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