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Domenico Marozzi

28 Novembre 1881 - 20 Dicembre 1962

Scheda

Figlio di Luigi e Teresa Fanti. Marozzi, dopo lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, si recò a Parigi dove il 23 agosto 1914 si arruolò volontario nella 14a compagnia del 1° Reggimento Étranger. Ai primi dell’ottobre successivo, fu assegnato al deposito di Montélimar, entrando nell’organico della Legione Garibaldina. Dopo aver preso parte ai combattimenti sul fronte delle Argonne, allo scioglimento del corpo comandato da Peppino Garibaldi Marozzi rientrò nei ranghi del 1° Étranger, prestandovi servizio fino al 15 giugno 1915.

Dopo il suo ritorno in Italia, il 17 giugno, fu chiamato in servizio dal Regio Esercito (matricola n. 12835), ma nella seconda metà del dicembre 1916 fu riformato e lasciato in congedo illimitato. Nonostante ciò, pochi giorni dopo fu richiamato alle armi e il 4 gennaio 1917 giunse al deposito del 68° Reggimento di Fanteria della Brigata Palermo, dislocato a Milano. Arrivato in zona di guerra, venne assegnato al 14° gruppo Salmerie, prima di essere aggregato il 1° maggio successivo al 64° Reggimento di Fanteria, Brigata Cagliari. Dopo soli venti giorni fu trasferito al battaglione complementare della Brigata Abruzzi, presso i depositi del 58° Reggimento di Fanteria. Ai primi di agosto del 1917 fu assegnato alla 14a compagnia Mitraglieri FIAT e sette mesi dopo al 1° reparto Mitraglieri nella compagnia dello Stato Maggiore.

Il 12 dicembre 1918 fu inviato in licenza illimitata e poi in congedo dall’agosto 1919, seppur contestualmente assegnato alla Milizia territoriale del Distretto militare di Bologna. Il 31 dicembre 1920 fu infine definitivamente prosciolto dal servizio. Per il suo impiego nell’esercito francese, Marozzi si vide assegnata una pensione di guerra dal governo transalpino.

Già capo della Centuria di Bologna della FNVG, nel novembre 1941 fu chiamato dal comandante della Coorte emiliano-romagnola Ferdinando De Cinque a coadiuvare il maggiore Castellani nel riordino della stessa, venendo contestualmente inserito nel direttorio dei Gruppi di Azione Nizzarda bolognesi. Dopo la ricostituzione nel secondo dopoguerra dell’associazionismo garibaldino, Marozzi divenne presidente regionale dell’ANVRG. Morì all’Ospedale Bellaria di Bologna all’età di 81 anni, venendo tumulato presso il Cimitero Monumentale della Certosa.

Andrea Spicciarelli

Bibliografia: M. Gavelli, F. Tarozzi (a cura di), Tra Nizza e le Argonne. I volontari emiliano-romagnoli in camicia rossa 1914-1915, Museo Civico del Risorgimento, Bologna 2016, pp. 221-222