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Fanteria - 255° e 256° reggimento, brigata Veneto

Schede

Costituita il12 marzo 1917, il comando di Brigata ed il 255° dal deposito del 2° fanteria; il 256° dal deposito del 11° fanteria

Anno 1917
Dopo la sua costituzione la Brigata Veneto passa in forza alla 57° divisione, trasferita poi nel settore di Asiago e adibita a lavori di rafforzamento delle linee arretrate.
Il 3 giugno entra in prima linea con la 13° divisione nelle trincee del monte Zebio, obiettivo è consolidare le posizioni italiane con la conquista di tutta la conca dello Zebio.
L’attacco viene sferrato il giorno 10, il terreno accidentato frena lo slancio dei battaglioni ed il nemico col fuoco delle mitragliatrici obbliga i reparti della Brigata a rimanere nella terra di nessuno, dove si rafforzano per riprendere l’avanzata nei giorni seguenti.
Il giorno 16 dopo aver ruotato i reparti in prima linea, la Veneto riprende l’attacco: purtroppo la preparazione dell’artiglieria non ha prodotto il risultato sperato e le mitragliatrici austriache fermano anche questo tentativo; neppure lo scoppio di una mina sotto le posizioni nemiche cambia la situazione, reparti di arditi del 256° che si erano spinti fin sotto il reticolato sono ricacciati da un violento contrattacco.
Il 4 luglio la Brigata cambia settore e si porta in Carso, nei pressi di Monfalcone, dove sostituisce la Mantova nelle trincee da quota 89 al mare.
Il primo settembre altro trasferimento nel vallone di Brestovizza, col compito di consolidare le posizioni italiane cacciando il nemico dalle quote 219 e 146 dalle quali batte le nostre prime linee.
Improvvisamente la notte del 4 settembre reparti ungheresi, preceduti da violentissimo bombardamento, sferrano un attacco alle posizioni tenute dal 256°, che si vede costretto a ripiegare per evitare l’accerchiamento; sferrato il contrattacco, le posizioni perse vengono in parte riprese, ma il tributo pagato è molto alto e la Brigata viene inviata a riposo.
Il 26 ottobre, causa la grave situazione creatasi a Caporetto, la Veneto si schiera a difesa della riva destra del fiume Torre sino alla confluenza col Natisone; il 28 deve ripiegare verso il Tagliamento, il 5 novembre riprende la marcia verso il Piave, raggiunto e sorpassato il giorno 7; il 17 novembre la Brigata è di nuovo in linea col 255° tra Salettuol e Casa Onesti ed il 256° a Maserada.
Per tutto il mese di dicembre si susseguono combattimenti di pattuglie e tentativi di occupare posizioni negli isolotti del fiume, vengono anche fatti lavori di disboscamento per ampliare la visuale di tiro delle mitragliatrici e la Veneto coi suoi reparti deve proteggere le squadre di soldati al lavoro.

Anno 1918
Fino al 14 giugno la Brigata Veneto si alterna con altre unità della 31° divisione nella difesa della riva destra del Piave, tenendo a bada il nemico con la solita attività di pattuglie e colpi di mano.
Il 15 giugno gli austriaci, sferrato l’attacco (Battaglia del Solstizio), occupano la sponda destra e si dirigono su Salettuol, costringendo i reparti italiani in linea a ripiegare; l’arrivo dei rincalzi permette di bloccare la minaccia ed un contrattacco operato il giorno 20 ricaccia l’avversario oltre il Piave, nell’azione la Veneto perde 300 soldati.
Dal diario storico della 3° armata, 18 giugno – situazione alle ore 19:
“La violenta spinta avversaria che riusciva nella notte a staccarsi dal Piave di Fossalta ed a collegare le due occupazioni di riva destra, ha potuto essere contenuta nella mattinata dal XXVIII° Corpo d’armata. La 31° divisione che da 3 giorni sopporta l’urto di 4 divisioni nemiche, ha potuto anche oggi tenere fermo in lotte accanite. Le Brigate Veneto e Caserta gareggiano in valore. “
19 giugno – situazione alle ore 14:
“ Reparti della Brigata Veneto hanno tentato di riprendere il camminamento 13 ma sono state arrestati dal vivo fuoco di mitragliatrici nemiche.”
Mandata a riposo, torna in linea a metà agosto sempre nel settore Salettuol – Maserada, il 28 settembre riceve come rinforzo il II° battaglione del 332°reggimento fanteria americana. In ottobre la Veneto si trova nel settore Casale sul Sile – Melma, il giorno 30, iniziatasi la nostra offensiva di Vittorio Veneto, passa sulla sinistra Piave da dove prosegue verso Pordenone; il giorno 4 novembre la Brigata è fermata dall’armistizio a Casarsa della Delizia.

Paolo Antolini