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Rina Pezzoli detto/a Nadia

11 maggio 1925 - [?]

Scheda

Rina Pezzoli, «Nadia», da Medardo e Geltrude Mandini; nata l’11 maggio 1925 a Granarolo Emilia. Nel 1943 residente a Bologna. Licenza elementare. Mezzadra.
Con l'inizio della guerra di liberazione, la sua casa colonica a Corticella (Bologna), venne trasformata in una base della 7ª brigata GAP Gianni Garibaldi, nella quale militò.
Nell'autunno, in previsione di quella che si riteneva l'imminente insurrezione popolare, seguì il suo gruppo che si era acquartierato tra le rovine dell'ex macello comunale, nei pressi di Porta Lame. Era con lei la sorella Bruna.
Il 7 novembre 1944, quando i nazifascisti circondarono la base e iniziò quella che sarebbe stata chiamata la battaglia di Porta Lame, ebbe l'ordine di forzare il blocco, con Diana Sabbi, di raccogliere notizie sulla forza e il dislocamento del nemico e rientrare per riferire. Una volta giunte in piazza Umberto I (oggi piazza dei Martiri), le due partigiane vennero arrestate dai fascisti e portate nel cortile dell'ex Seminario in via dei Mille unitamente ad altri fermati. Approfittando della confusione, riuscì a fuggire con la compagna. Tornò nella zona di Corticella e proseguì l'attività partigiana sino alla fine del conflitto.
Il cugino Elio Mandini cadde nella Resistenza.
Riconosciuta partigiana con il grado di tenente dal 10 novembre 1943 alla Liberazione.
Ha pubblicato: L eragazze di Porta Lame, in Al di qua della Gengis Khanata I partigiani raccontano, pp.90-3. Testimonianza in RB5. [O]