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Palazzo dell'Archiginnasio

Di rilevanza storica

Schede

Collocato al centro della città, per tutto il XIX secolo sarà uno dei fulcri della vita cittadina, per la presenza della più importante Biblioteca bolognese e per la passeggiata sottostante su cui si affacciavano negozi di note ditte di abbigliamento ed articoli per la casa, caffè e la libreria Zanichelli. Il complesso così viene descritto nella 'Guida illustrata di Bologna - Storica artistica industriale', edita nel 1892 dalla Tipografia Successori Monti: "Il Palazzo dell'Archiginnasio fu incominciato a costruire il 2 marzo 1562, con un disegno di Francesco Terribilia e per ordine di Carlo Borromeo, legato di Pio IV. Lo Studio bolognese prima non aveva mai avuto una stabile sede. Nel 1520 soltanto si pensò di collocare l'Università in uno stabile della fabbrica di S. Petronio, situato sull'angolo del Pavaglione. Il Palazzo tuttora esiste come fu costruito allora dal Terribilia in brevissimo tempo, e consiste in un solo piano, sostenuto da trenta colonne di macigno che formano i ventinove archi costituenti il portico del Pavaglione. Nel 1803 la sede dell'Università fu trasferita nel Palazzo dell'Istituto, e nel 1808 il Governo cedette l'edificio dell'Archiginnasio al Comune, affinchè vi collocasse le Scuole Pie. Ma quando il Municipio pensò di fabbricare locali appositi per queste scuole, nell'Archiginnasio fu collocata la Biblioteca Comunale.

Internamente il Palazzo dell'Archiginnasio merita grande considerazione. All'entrata è in ricco e adorno cancello di ferro, che fu tolto, nel 1802, alla Chiesa di S. Michele in Bosco. Il cortile, circondato da un porticato, su cui, com'era allora costumanza, ne fu costrutto uno simile, ha un carattere assai spiccato di originalità e si presenta simpatico all'occhio coi suoi cinquemila stemmi che ne adornano le pareti leggiadramente. Questi stemmi furono lasciati dagli studenti annualmente eletti o consiglieri per nazione, o priori per facoltà, o presidi (rettori). Essi dedicavano spesso inscrizioni ai loro professori. La piccola Chiesa di S. Maria dei Bulgari, che si trova nell'Archiginnasio, ha di notevole un'Annunziata di Dionigi Calvart, pittore di fama, morto a Bologna nel 1619, e gli affreschi del muro e delle volte dipinti da Bartolomeo Cesi. Sopra questa Chiesetta vi è il Teatro Anatomico, costruito tutto in legno d'abete e di cedro, con architettura di Antonio levanti. le due figure anatomiche di tiglio della cattedra furono egregiamente eseguite da Ercole Lelli nel 1734; le altre figure intagliate sono opera di Silvestro Giannotti.

La Biblioteca Comunale occupa quasi tutto il Palazzo. Essa fu messa insieme mediante molte librerie appartenenti a corporazioni religiose soppresse e aperta al pubblico nel 1801. Diventata l'anno dopo municipale, nel 1811 fu arricchita di libri lasciati dall'abate Antonio Magnani. Fu trasportata qui tra il 1838 e il 39 ed è andata fino ad oggi continuamente arricchendosi per lasciti ed acquisti. I libri, gli opuscoli, i manoscritti sono collocati per ordine in diciotto sale, nelle quale vedosi pure oggetti artistici, come acquarelli, busti, statue, progetti di costruzioni in legno e stucco, ecc. Nella sala delle Scienze Matematiche, Gaetano Donizetti diresse, nel 1842, lo Stabat Mater di Gioacchino Rossini. Qui pure è la residenza della R. Deputazione di Storia Patria per le Provincie della Romagna".