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Stabilimento dell'Immacolata

1845 | oggi

Schede

Lo Stabilimento dell'Immacolata fu fondato nel 1845 da don Ignazio Lanzarini, un sacerdote noto in città per l'attività caritativa svolta a favore dei ceti più poveri. Nel 1854, esso stabilì la propria sede presso il palazzo dei Bologna, in via Galliera 11. L'Istituto accoglieva ragazzi orfani e abbandonati che lì ricevevano «l'istruzione religiosa, non che di calligrafia ed aritmetica, e chi abbiane d'uopo, anche del disegno: annesse allo Stabilimento [erano] le arti e i mestieri […] dei canapino, calzolaio, sarto, fabbro-ferraio, ebanista, falegname, meccanico e tappezziere» (Albo a memoria dell'augusta presenza di nostro signore Pio IX in Bologna l'estate dell'anno 1857), in modo che gli ospiti, insieme ad alunni esterni, potessero essere avviati a queste attività lavorative.

Lo Stabilimento proseguì la propria attività anche nei decenni successivi, al punto da trasmettere il proprio nome al palazzo in cui si trovava. Attorno agli anni '20 esso trasferì la propria sede, prima in piazza Trento e Trieste, poi in via Decumana dove, col nome di Opera dell'Immacolata, svolge tuttora attività la propria attività, rivolta in particolare all'educazione e formazione dei portatori di handicap. L'edificio di via Galliera prese allora il nome di casa Galli-Grazia. Nella fotografia del Museo del Risorgimento, realizzata nelle ore centrali della giornata, va notata l'assenza delle rotaie del tram sulla via Galliera. Quindi essa fu eseguita, o prima del 1880, quando venne inaugurata la linea che portava da piazza Maggiore alla stazione ferroviaria, o dopo il 1884, quando questa venne instradata per la nuova via Indipendenza, abbandonando il percorso originale. D'altra parte, sono ben visibili linee elettriche che, a quanto pare, non vennero realizzate a Bologna prima del 1885. Questo porta a datare la fotografia al periodo immediatamente precedente il restauro.

Otello Sangiorgi

Testo estratto da Cent'anni fa Bologna: angoli e ricordi della città nella raccolta fotografica Belluzzi, Bologna, Costa, 2000.