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Portico dei Banchi

Di rilevanza storica

Schede

Così è detto l’edifizio di stile severo, con porticato, chiudente dal lato orientale la piazza Maggiore, nel tratto ch’è tra il fabbricato dell’Archiginnasio a levante ed il palazzo del Podestà. Quest’edifizio, originariamente di forma più irregolare, esisteva fin dal 1400 ed era uno dei centri d’affari dell’antica Bologna. Nel 1560 l’edifizio fu rifatto a nuovo sulle linee semplici e severe che ancora serba, ad opera del famoso architetto Jacopo Barozzi detto il Vignola. Con questo edifizio la piazza Maggiore di Bologna assunse, fin dallo scorcio del secolo passato, l’aspetto attuale, che non fu mutato se non dai compiuti restauri del palazzo Pubblico e dal monumento al re Vittorio Emanuele, sortovi nel 1888. Testo tratto da "Provincia di Bologna", collana "Geografia dell'Italia", Torino Unione Tipografico Editrice, 1900.

Lungo piedi 500, ed architettato dal Vignola adattandosi alle tante irregolarità del fabbricato antico. Testo tratto da “Guida del forestiere per la città di Bologna e suoi sobborghi” – Bologna Tipografia di S. Tommaso d’Aquino – 1835.

Trascrizioni a cura di Lorena Barchetti.