Il Salone del Risorgimento di Luigi Pizzardi

Il Salone del Risorgimento di Luigi Pizzardi

1861 | 1871

Scheda

Luigi Pizzardi, primo sindaco di Bologna liberata dal potere Pontificio e dalla dominazione austriaca, fece realizzare per il suo palazzo (attuale via D’Azeglio 38, oggi sede giudiziaria) un “Salone del Risorgimento” che celebrasse degnamente il passaggio alla nuova autorità statale e la gloria del nuovo Regno. Per il salone, di amplissime dimensioni, venne creato appositamente un pavimento recante al centro lo stemma sabaudo, e si progettarono i dipinti seguendo il fi lo della celebrazione della gloria italica: dagli uomini illustri del passato, che avevano contribuito alla cultura, alla scienza e alla politica, sino agli artefi ci “istituzionali” della recentissima unifi cazione. Nel decennio 1861-1871 vennero così commissionati e realizzati i ritratti di Galileo Galilei, Pier Capponi (risultato disperso nel 1959), Dante, Michelangelo Buonarroti e Cristoforo Colombo da una parte, e dall’altra Vittorio Emanuele II, Vittorio Emanuele II e le annessioni (anch’esso risultato disperso nel 1959), Napoleone III, Carlo Alberto ad Oporto e, unici contemporanei non di stirpe regale, Cavour e Minghetti. Luigi Pizzardi scelse pittori noti anche a livello nazionale, ma di area bolognese: Carlo Arienti, Alessandro Guardassoni, Giulio Cesare Ferrari, Andrea Besteghi, Gaetano Belvederi, Luigi Busi, Antonio Muzzi e il toscano Antonio Puccinelli. Alla morte di Luigi nel 1871, la quadreria passò agli eredi; nel 1920 l’ultimo proprietario, Carlo Alberto (fi glio di Luigi) effettuò una donazione parziale della quadreria al Comune di Bologna, da destinarsi al Museo del Risorgimento. Alla morte di Carlo Alberto, avvenuta nel 1922, il Comune ereditò infi ne la seconda parte. Dopo il restauro del 2011, a cura di Mariella Gnani, quei dipinti che normalmente non erano visibili al pubblico, sono oggi esposti nel Salone per cui erano stati commissionati.

Claudia Collina

Bibliografia: Claudia Collina, Claudio Poppi; Collezionisti a Bologna nell’Ottocento. Vincenzo Valorani e Luigi Pizzardi, cat. della mostra, Bologna 1994

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