Giornale del segretario del Collegio Venturoli

Giornale del segretario del Collegio Venturoli

1894 | 1898

Scheda

Per circa mezzo secolo, fino ad un silenzio definitivo (nel 1906, quando lo stesso rettore ritiene superfluo proseguirne l’esperienza), la didattica e la vita all’interno della “famiglia” del Collegio Artistico Venturoli di Bologna sono, in qualche modo, radiografate - parzialmente, in maniera non del tutto organica, ma abbastanza minuziosamente dai Diari del Segretario.

Il segretario, che era un alunno del Collegio, ruotava e veniva incaricato di redigere una cronaca della vita nell’istituzione, annotando eventi salienti, visite di personaggi del tempo, vittorie di concorsi, passeggiate e gite in città e nel forese e altri avvenimenti ritenuti degni di nota. Il diario non viene redatto quotidianamente, ma in maniera irregolare, a discrezione dello stesso segretario, il quale può decidere cosa omettere e cosa invece raccontare; ci viene consegnata dunque una testimonianza disorganica, ma comunque sostanziale, della vita all’interno del Collegio. Il segretario condensa sul bianco del diario tracce della propria vita e di quelle dei suoi compagni: rimproveri, esiti di esami, ma anche, e questo avviene abbastanza frequentemente, commenti di natura artistica, riflessioni sul rapporto fra arte e società, sul concetto di Bellezza, e vere e proprie letture di quadri osservati nei musei, o in fotografia. Oggi, a distanza di oltre un secolo, il diario e una chiave di lettura centrale per comprendere pienamente lo spirito della “famiglia” del Collegio Venturoli ma anche per mostrarci la maturità intellettuale di alunni sì molto giovani, ma dotati di un notevole spessore culturale e di una non scontata capacità analitica. Qualità frutto di un sapere integrato che affianca alle discipline artistiche, lo studio approfondito della lingua e della letteratura, nell’ottica - quasi neoumanistica - di un vero e proprio omnia circumspicere.

Un elemento notevole che emerge da un’analisi attenta dei Diari, nel nostro caso quelli degli anni 1894-1896 è la presenza della religiosità. Benchè infatti il Collegio resti sempre autonomo rispetto ai poteri curiali e vescovili, funzioni religiose interne e prediche domenicali scandiscono le vite dei collegiali; frequenti sono anche le visite di alcuni uomini di chiesa e di rappresentanti importanti della Curia bolognese e le visite dei collegiali nelle parrocchie del forese, dove vengono accolti da curati locali. Ma non mancano i momenti di svago, descritti con precisione e di cui possediamo, osservando nei diari, molti riferimenti. Intanto il teatro, attività particolarmente apprezzata dai collegiali, i quali, spesso, si recano a rappresentazioni di farse, commedie e di estratti di opere liriche. E poi le moltissime gite in località del forese. Oltre a queste gite “fuori porta”, sono frequentissime le visite a Bologna, una città in trasformazione, alla fine del secolo; a chiese, mostre, ma anche a nuove costruzioni architettoniche, che in taluni casi vengono criticate dagli stessi segretari. Ma come si diceva, il resoconto puro e cartesiano - la mera cronaca delle vicende, dei fatti - lascia spesso spazio all’espressione di un giudizio frutto di un pensiero complesso, di un ragionamento maturo ed elaborato (gli allievi hanno, lo ricordiamo, tra i dodici e i diciannove, venti anni). Il Diario del Segretario a tratti si disvela dunque come qualcosa di più profondo di un semplice diario che ci fornisce informazioni importanti sulla vita degli alunni del Collegio Venturoli o sulle tendenze, le mode del tempo - in questo caso la fine del secolo XIX°.

Il diario diventa un condensato di pensieri e valutazioni estetiche. Una radiografia del quotidiano, certo, ma a volte anche una straordinaria forma di espressione del pensiero, uno zibaldone - perche no? - in cui si trovano giudizi estetici personali, brevi saggi di estetica e di morale. Ce lo dimostra molto bene il Masotti, in una pagina di Diario del 1887, con una critica al vetriolo sull’arte del suo tempo: “In sostanza [al giorno d’oggi] non si è artisti ma copisti del vero, per essere veramente artisti non bisogna solamente saper copiare il vero bene, ma bisogna sapervi infondere il giusto sentimento il quale non si può ritrovare nel modello e quindi bisogna che l’abbia il pittore”. Siamo nell’agosto 1887. A giugno, il suo compagno Giovanni Romagnoli scriveva che: “Una volta i mecenati compravano i quadri perché loro piacevano. Adesso si comprano i quadri di cui i giornali più parlano senza pensare che i giornalisti esaltano quelli dinanzi a cui il pubblico si ferma...”. Di Giuseppe Romagnoli troviamo poi notizie entusiasmanti esattamente un decennio dopo, il 24 maggio del 1898, in una pagina contenuta nel diario esposto: “Oggi abbiam ricevuta un’assai lieta notizia: il signor Giuseppe Romagnoli ha vinto il premio Cincinnato Baruzzi. Questo trionfo del giovane artista torna a grandissimo onore non soltanto di lui, ma anche del Collegio Venturoli ove egli è stato educato e istruito, e della citta di Bologna(...)”. In queste righe emerge una forma di orgoglio, il senso di appartenenza alla “famiglia” del Collegio Venturoli, un’istituzione educativa non ordinaria, lontana dalla rigidità degli altri collegi dell’epoca, un luogo dove si costruiva una forma di riscatto sociale unica per l’epoca. I Diari in mostra sono uno strumento per conoscere il Collegio e per continuare a meravigliarsi del suo ruolo e del suo valore nella città e nella comunità artistica locale.

Jessy Simonini

Testo tratto dal catalogo della mostra "Angelo Venturoli - Una eredità lunga 190 anni", Medicina 19 aprile - 14 giugno 2015.

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Angelo Venturoli - Una Eredità Lunga 190 Anni
Angelo Venturoli - Una Eredità Lunga 190 Anni

Video dedicato alla mostra "Angelo Venturoli - Una Eredità Lunga 190 Anni", 19 aprile - 14 giugno 2015 | Comune di Medicina, Palazzo della Comunità, Museo Civico.

Angelo Venturoli - Una Eredità Lunga 190 Anni
Angelo Venturoli - Una Eredità Lunga 190 Anni

Video dedicato alla mostra "Angelo Venturoli - Una Eredità Lunga 190 Anni", 19 aprile - 14 giugno 2015 | Comune di Medicina, Palazzo della Comunità, Museo Civico.

Documenti
Giornale del Segretario
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Giornale del Segretario - Memorie dell'Alunnato. Periodo 1895 - 1897. Manoscritto conservato nel Collegio Artistico Venturoli di Bologna.

Esplorando l’archivio del Collegio Venturoli
Tipo: PDF Dimensione: 178.80 Kb

Di Francesca Serra. Testo tratto dal catalogo della mostra "Angelo Venturoli - Una eredità lunga 190 anni" Medicina, 19 aprile - 14 giugno 2015. Copyright © Fondazione Collegio Artistico Venturoli.

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