Salta al contenuto principale Skip to footer content

Giardini Margherita

Di rilevanza storica

Schede

Il 6 luglio 1879 venne inaugurato a Bologna il "Passeggio Regina Margherita", grande parco realizzato sull'area conosciuta come "Beni Bassi del Conte Tattini", sita tra Porta Castiglione e Porta Santo Stefano. Duranti i lavori nel 1876 furono effettuati scavi archeologici da Antonio Zannoni, che vi rinvenne 172 tombe. I ritrovamenti sono esposti nel Museo Archeologico, mentre sul luogo è visibile una grande sepoltura a capanna in pietra del V sec. a.C. Altre sepolture sono state portate alla luce negli anni seguenti.

La sistemazione del bellissimo giardino era stata affidata a Emanuele Bertone di Sambuy, nobile piemontese che in precedenza aveva curato il progetto del parco del Valentino a Torino. L'intitolazione era dedicata alla giovane prima regina d'Italia, consorte di Umberto I di Savoia. Il giardino fu subito assai frequentato sia dall'aristocrazia e dalla buona borghesia sia dai popolani. I primi facevano lunghe passeggiate in carrozza e partecipavano alle feste e ai balli organizzati nello chalet; i secondi amavano le gite in barca sul laghetto e l'ascolto dei concerti che la banda municipale soleva fare.

Dal 1882 la ditta Rivaldoni & C. aveva inaugurato sul laghetto un servizio di barche a noleggio: si potevano trovare dai canotti per esercitarsi al remo a "barche omnibus", con sedili, cuscini e perfino tende. Nel 1888 fu la sede principale dell'Esposizione Emiliana e venne arricchita da numerosi padiglioni, statue e fontane e da un collegamento funicolare con l'ex monastero di San Michele in Bosco.

A partire dal 1902 vi ebbe sede la sede del Tennis Club di Bologna. Nel 1910 venne inaugurato il nuovo chalet restaurant su progetto di Edoardo Collamarini, in sostituzione di quello in legno, distrutto nel 1893 da un incendio. Davanti all'ingresso su viale Gozzadini nel 1912 fu collocato il monumento ad Enrico Panzacchi di Enrico Barberi. Nel 1914 si tenne la "Festa del Villaggio". L'evento benefico si verificò grazie all'iniziativa del Patronato per la Protezione della Giovane e del Patronato pro Operaie anemiche, note e diffuse associazioni cattoliche cittadine.

Nel 1941 il Podestà di Bologna dispone in agosto la semina di tutte le aree comunali, sono gli 'orti di guerra', e quello dei Giardini Margherita è tra i più ampi. Nel 1944 viene qui  trasferita la statua di Vittorio Emanuele II dall'originaria collocazione in Piazza Maggiore. Nel 1950 fu la sede della prima Festa dell'Unità.