Atti Giovanni Domenico

1774 - 30 Aprile 1813

Note sintetiche

Scheda

Giovanni Domenico Atti nacque nel 1774, da Giacomo Atti, uomo dotato di grandi mezzi finanziari. Giovanni Domenico impiegò i primi anni della sua vita nello studio della giurisprudenza, e conseguì la laurea in diritto canonico e civile il 17 settembre 1803. Negli stessi anni, inoltre, fu nominato Segretario del Commissario del potere giudiziario del Dipartimento del Reno. Possiamo collocare pressappoco nello stesso periodo il matrimonio con Maria Stefanini. Alla morte del padre, avendo ereditato una cospicua eredità, Giovanni Domenico cessò ogni impiego e usò le nuove ricchezze per “nutrire i lavori degli artisti e dei contadini con il suo denaro” (come cita il suo elogio funebre). Evidentemente, Giovanni Domenico si occupò egli stesso delle attività degli agricoltori, dato che un atto del 1808 ci informa che fu arrestato per la mancata esposizione del cartello del prezzo del vino di lusso.

L’anno seguente fu nuovamente arrestato per la vendita del vino ad una tariffa maggiorata rispetto quella che imponeva la legge. Sempre nel 1809 Giovanni Domenico fu esonerato dal ruolo della Guardia Nazionale e sgravato dal peso per alloggi militari, dal momento che andò a domiciliare a Casaglia. Una Scrittura Privata del 12 giugno 1811 ci informa dell’acquisto di Gian Domenico Atti di un tratto di strada nell’aggregato di Casaglia. La Scrittura, che reca sul frontespizio il titolo di “Vendita fatta dalla municipalità di Bologna al Sig. Dottor Gio. Dom. Atti per lui e per le persone che fosse per nominare di un tratto di strada nell’aggregato di Casaglia” recita: “Bologna, Dipartimento del Reno li dodici Giugno 1811 (…) La Municipalità di Bologna (…) Onde procederà poscia alla vendita di detto tratto di strada dichiarata inutile al maggior offerente. (…) Nella gara degli appalti rimane deliberata la vendita al Signor Dottor Gian Domenico Atti per la somma di lire cento sedici (…). (La Municipalità di Bologna) approvò la delibera della menzionata vendita al Sig. Dott. Gian Domenico Atti (…). In nome della Municipalità ha dato, venduto, e liberamente alienato Al Signor Dottore Giovan Domenico del fu Giacomo Atti dimorante in Casaglia, aggregato di questo Comune di Bologna (…). Accetta il tratto della strada posta nell’aggregato suddetto di Casaglia, denominata ancora col nome di -via Lunga-. Questo tratto di strada di lunghezza di metri 298 (…) con obbligo di manutenzione (…).”.

L’atto attesta la vendita a Gian Domenico Atti di un tratto di strada contiguo alla sua abitazione. L’anno seguente all’atto di vendita, Giovanni Domenico, ormai denominato “di Casaglia”, fu nuovamente implicato con la legge, come dimostra un documento del 1812, secondo cui incorse in una multa per non aver denunciato il ruolo di popolazione (così recita il documento), e chiese di essere assolto dalla sanzione. Non essendo conservati gli atti riguardo questa vicenda, non ci è possibile sapere come si è conclusa. Come certificato dal Foglio di Seppellimento, Giovanni Domenico Atti morì il 30 aprile 1813 alle 3.30 di mattina, all’età di 39 anni, nella sua casa divia San Mamolo nella parrocchia di San Sebastiano. Dello stesso anno è l’istanza di un suo erede, Pietro Benedetto Desnoyer, per avere un Arco nel Cimitero Comunale di Bologna.

Genny Bronzetti

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