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Tullo Moy

27 Settembre 1856 - 1894

Scheda

"Moy (Tullo) pittore emiliano, residente a Bologna. E' paesista distinto e lavoratore indefesso. A Torino, nel 1880, espose: Sul finire d'autunno, buon quadro per intonazione e disegno, a Roma, nel 1883: Bizzarrie d'estate e Prime nebbie a Torino, nel 1884, inviò Sull'Appennino ed Estate; a Milano, nel 1886, Ultime foglie; Mors et vita; a Venezia, nel 1887, aveva: Brume autunnali; Fra gli abeti; In febbraio, tre tele di molto pregio, dove lo studio del vero molto accurato e maestrevolmente reso, si manifestava potente e gagliardo. Il Moy è autore di altri quadri di paese, venduti a negozianti, ed a signori italiani e forestieri;quadri sempre ricercatissimi e tra i quali ci piace citare ancora: Mattino di primavera; Sul monte; Boscaglia; Giornata triste; Tramonto e In ottobre." (Tratto dal 'Dizionario degli artisti italiani viventi', ed Gonnelli, Angelo De Gubernatis, 1906).

Tullo Moy (Piacenza, 1856 - Monza, 1894). Nasce a Piacenza il 27 settembre 1856, ma risiede a Bologna per via del lavoro del padre che è consigliere in Corte d'Appello. In Accademia resta dal 1870 fino agli anni Ottanta del secolo. La sua prima partecipazione a un'esposizione è a Torino nel 1880 con Sul finire d'autunno. A Roma nel 1883 porta Bizzarrie d'estate, Ultimi raggi e Prime nebbie; l'anno successivo è a Torino con Sull'Appennino e Estate. Alla mostra di Milano del 1886 espone Ultime foglie e Mors et vita e a Venezia nel 1887 Brume autunnali, Fra gli abeti e In febbraio. Nel 1888 è tra i pittori bolognesi che espongono a San Michele in Bosco e probabilmente il suo Nebbie autunnali, è una riproposizione del dipinto già mostrato a Venezia l'anno precedente; Abetaia, ora in Accademia di Belle Arti, presenta un’etichetta 156 che lo identifica chiaramente con il quadro presentato a Bologna nel 1888. A questi si aggiungono Pianura bolognese e Scirocco. Apprezzato paesista nonostante l’ingenuità forse solo apparente dei suoi dipinti - Comanducci ricorda altri titoli di sue opere acquisite dai collezionisti quali Mattino di primavera, Sul monte, Boscaglia, Giornata triste, Tramonto, In ottobre -muore giovane. Con il suo lascito ereditario l'Accademia di Belle Arti di Bologna istituisce un pensionato per paesaggisti che si è svolto dal 1929 al 1962.

Isabella Stancari

Testo tratto da: Isabella Stancari, 'Il Primo album fotografico Belluzzi e i pittori bolognesi della Seconda metà del secolo XIX', Bollettino del Museo civico del Risorgimento, Bologna, anno LXIII - LXVI, 2018 – 2020, Bologna, 2022. Bibliografia e fonti: L'Arte Bolognese [post 1898]; MAMbo, Archivio fotografico, scheda 5178; Esposizione Roma 1883, n. 37, p. 63, n. 20, p. 73, n. 55, p. 87; Esposizione Torino 1884, n. 1300-1301, p. 51; Esposizione Milano 1886, n. 2, p. 20, n. 49, p. 24; Cecconi 1888, p. 217; Esposizione Bologna 1888, nn. 152, 154, 156, 157, p. 25; Guida illustrata 1888, p. 166; De Gubernatis 1889, p. 315; Comanducci 1962, p. 1251; Bologna 2001c, pp. 75, 131-137 e passim; Lipparini 2003 [1941], pp. 55-56, 60-61; Accademia di Belle Arti di Bologna 2012, p. 84, nn. 48-49, pp. 114-115.