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Monumento Lodi

1930 ca.

Schede

La tomba è collocata nel viale lungo il muro di cinta del Campo degli Ospedali; realizzata in marmo dallo scultore lombardo Angelo Barbieri (1867 - 1938), è firmata sul basamento. All'interno di un'area delimitata da una recinzione costituita da pilastrini in marmo bianco (elementi a base quadrangolare sormontati da una luce votiva con fiamma) e barre metalliche, è collocata una lapide commemorativa, con iscrizioni a caratteri incisi e rubricati. Sul muro di cinta, rivestito da lastre in marmo bianco, è realizzata una finta arcata. Questa presenta ai lati due semicolonne, nella parte superiore un arco a tutto sesto decorato con foglie di palma intrecciate ed una croce greca a rilievo (nella parte centrale). Fra le due semicolonne dell'arcata è collocato un doppio basamento sopra il quale è posizionato un gruppo scultoreo raffigurante una donna chinata con un bambino. Il gruppo si staglia contro una lastra marmorea centinata, applicata nell'area interna della finta arcata.
La scultura rappresenta un ragazzino accudito dalla madre chinata ai suoi piedi. Il bambino indossa una tipologia di vestito appositamente studiato per i più piccoli che all’inizio del Novecento conquistarono la ‘libertà’ nel campo dell’abbigliamento, senza più alcuna dipendenza dall’abbigliamento degli adulti. Il ragazzo presenta un paio di pantaloncini corti indossati con una camicetta semplice, arricchita e resa elegante da pochi dettagli: un ampio colletto chiuso da un fiocco, maniche con orlo svolazzante, apertura sottolineata dall’applicazione di un elemento increspato.
Nel corso dell’800 i bambini erano obbligati ad indossare stivaletti con il tacco che ovviamente non potevano assecondare la spontaneità caratteristica del gioco. In questo caso invece si possono notare come le scarpe basse che il bambino indossa siano basse e dunque notevolmente più pratiche. Anche nel campo degli accessori ci fu una semplificazione ed un’attenzione nei confronti delle esigenze dei più piccoli.

Silvia Sebenico