Monumento di Prospero Ranuzzi Cospi

Monumento di Prospero Ranuzzi Cospi

monumento composito 1815 circa

Scheda

Il monumento a Prospero Ferdinando Ranuzzi, nobile e cultore delle arti e delle scienze, fu commissionato dopo la sua morte, avvenuta nel 1815, dall’erede Ottavio Malvezzi. Ospita solamente il cuore del defunto, secondo un uso piuttosto frequente a Bologna in questo periodo.
L’arco del Chiostro della Cappella fu acquistato nel luglio 1815 e nell’agosto successivo vennero presentati all’Accademia di Belle Arti di Bologna, secondo una prassi da poco istituita, quattro progetti dell’architetto Ercole Gasparini.
Quello prescelto, dominato dal busto del defunto, fu realizzato dallo scultore bolognese Giacomo De Maria, spesso traduttore dei progetti di Gasparini, seguendo attentamente l’idea originale. Il monumento spicca tra quelli di età neoclassica per l’impiego di marmi pregiati tra cui spiccano il bianco statuario di Carrara per le parti figurate e la lumachella orientale per le colonne. L’erma del defunto richiama nell’esecuzione quella del commediografo Francesco Albergati Capacelli, oggi nell’atrio della Biblioteca Universitaria di Bologna. Nella lunetta il motivo classico del genio affranto con la face rovesciata, adattato alla curva dell’arco, è rinnovato dalla presenza degli oggetti allusivi alle passioni di Prospero Ranuzzi: la poesia e le scienze naturali, simboleggiate rispettivamente dalla lira, dalla Diana di Efeso e dagli strumenti scientifici.

Antonella Mampieri

Descrizione tecnica

Il monumento è costituito da busto su cippo inserito in una arcata marmorea, ornata da bassorilievi floreali, sostenuta da colonne di ordine corinzio. Nella zona sovrastante, lunetta con bassorilievo raffigurante un angelo dormiente con torcia rovesciata. Si segnalano inoltre due lapidi su entrambi i lati dell'arcata, due lapidi a terra, tre lapidi sulla base del busto, due lapidi ai piedi della base, quattro alla base del monumento.

Leggi tutto
Apri mappa

Simboli

Eventi

Luoghi

Opere

Persone