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Monumento di Giacomo Beccadelli Grimaldi

1817 circa

Schede

Il monumento a Giacomo Beccadelli Grimaldi viene commissionato dalla moglie, Violante Bovio, nel 1817, a pochi mesi dall’acquisto dell’arco del Chiostro III, destinato alla sepoltura. Il disegno, opera dell’architetto Filippo Antolini, venne approvato dall’Accademia di Belle Arti di Bologna e affidato all’esecuzione di Giacomo De Maria per le figure scolpite e dell’ornatista Pietro Trefogli per le decorazioni della struttura architettonica. L’arco è delimitato da una cornice classica interamente percorsa da decorazioni fitomorfe di ispirazione rinascimentale in cui sono inseriti motivi specificamente legati alla morte come le candelabre fiammeggianti e i mazzi di capsule di papavero, allusive all’oblio. Al centro dell’arco, appoggiato alla parete di fondo, è collocato il monumento vero e proprio: in basso il sarcofago timpanato che sulla fiancata presenta due putti danzanti con serti di fiori tra cui pende al centro lo stemma di famiglia, in alto la stele squadrata con l’iscrizione latina a cui si appoggiano le due figure allegoriche della Pace a sinistra e della Prudenza a destra. La Pace indica il medaglione circolare che contiene il profilo del defunto, volto a destra, e regge un ramo d’ulivo, la Prudenza tiene tra le mani lo specchio e il serpente, suoi tradizionali attributi.  Il coronamento è costituito da due volute coronate da una palmetta.

Antonella Mampieri