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Monghidoro, (BO)

1919 | 1943

Insediamento

Schede

Nelle elezioni politiche del 1919, a livello comunale i voti ai socialisti compirono un forte balzo in avanti, tanto da raggiungere la maggioranza. Nelle elezioni amministrative dell'autunno 1920, fu invece la lista del Partito Popolare che ottenne la maggioranza, così come in altri sei comuni della montagna bolognese. Tuttavia, la consistente presenza socialista fra i monghidoresi fu mal tollerata dalla reazione avanzante.
Lo squadrismo fascista compì anche in questo comune un assassinio. Alcuni fascisti di Loiano, recatisi dopo una festa a Monghidoro per uccidere il comunista Enrico Calzolari, non avendo trovato nella casa, ove la ricercavano, la vittima predestinata, spararono più colpi d'arma da fuoco contro Alberto Rossetti (di anni 39), calzolaio. Questi, ferito mortalmente, fu trasportato all'Ospedale Maggiore di Bologna, dove morì alle 8,50 del 14 febbraio 1922.
Durante gli anni del regime fascista, tre nativi di Monghidoro furono deferiti, processati e condannati dal Tribunale Speciale (Aula IV). Tra questi fu Carlo Alpi, (classe 1909), operaio, poi impiegato dello stato, impegnato nella politica antifascista fin da giovinetto, prima attivo comunista, poi passato al Partito d'Azione, arrestato e condannato due volte dal Tribunale Speciale (nel 1932 e nel 1938, rispettivamente a 20 e 8 anni di carcere) e confinato. Al confino fu pure condannato Bruno Ferretti (classe 1897), calzolaio, relegato nell'isola di Ponza e più volte arrestato, che diventerà poi collaboratore dei partigiani durante la lotta di Liberazione nel monghidorese (Confinati e Dizionario).

Quando in Spagna scoppiò la rivolta capeggiata dal generale Francisco Franco, tre nativi di Monghidoro - i fratelli Lanzarini, Aurelio, Antonio e Carlo, tutti tre emigrati in Francia tra il 1924 e il 1925 - parteciparono nelle file degli antifascisti internazionali in difesa di quella repubblica. Aurelio, combatté a Guadalajara dove fu ferito e risultò disperso dal giugno 1937; Antonio e Carlo, quest'ultimo ferito a Campillo nel febbraio 1938, rientrarono in Francia (Spagna).