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Flaminio Minozzi

5 Ottobre 1735 - 1817

Scheda

Figlio di Bernardo, famoso paesista, ebbe i primi rudimenti dell’arte dal padre e successivamente da Carlo Sicinio Bibiena, con il quale fece numerosi viaggi fino alla partenza di questi per il Portogallo nel 1752. Vinse diversi premi all’Accademia Clementina e partì nel 1765 per Roma per un soggiorno di studio sotto la protezione del senatore Muzio Spada. Questo viaggio non recò grandi variazioni alla sua già solida preparazione di quadraturista: i disegni di questo periodo mostrano il suo spiccato e quasi esclusivo interesse verso l’architettura, alcuni conservati alla Cassa di Risparmio di Bologna. Meno convincenti, invece, sono le sue vedute della città eterna. Al suo ritorno, nonostante il vivo interesse per l’architettura, si rese famoso nell'esecuzioni di decorazioni, di cui fu uno dei protagonisti. Della sua intensa attività rimane la decorazione nella chiesa del Crocifisso del Cestello, quella della cappella dell’Addolorata in S. M. dei Servi, la volta di S. M. della Purificazione. In Santa Maria della Mascarella dipinge le volte con Mauro Tesi. Moltissime anche le decorazioni in palazzi privati: Sanguinetti, Hercolani, Pini. In palazzo Pallavicini è affiancato da Pedrini nel ruolo di figurista.

L’artista fu anche una delle personalità più importanti dell’Accademia Clementina nell’ultimo decennio del Settecento dove fu anche eletto Principe; alcuni disegni dei suoi progetti, firmati e datati, si conservano nel Gabinetto delle Stampe e dei Disegni dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nella Certosa di Bologna lavora alla tomba Baldi Comi nella Sala della Pietà, in quella di Cesare Cingari e Tarsizio Riviera, entrambe nel braccio di mezzogiorno del Chiostro Terzo. Muore a Bologna nel 1817 e viene ricordato anche nel Diario di Tommaso de' Buoi: Era morto nel giorno 26 maggio il celebre Pittore Ornatista Flaminio Minozzi in età di oltre anni 81. L'arte sue di prospettiva, unitamente a lucidezza e grazia di tinta, uguagliava l'abilità del suo disegno franco e grazioso benchè talvolta non troppo purgato.

Alessia Marchi