Schede
Provenienza: Lavino di Mezzo (Bologna), lungo la Via Emilia, presso il torrente Lavino. Rinvenuta nel 1786.
TRASCRIZIONE
C(aius) Petronius
C(ai) l(ibertus) Melaenus
TRADUZIONE
Caio Petronio Meleno, liberto di Caio
Questa massiccia stele, la cui parte inferiore appena sbozzata era chiaramente destinata all’infissione, mostra una semplice quanto elegante iscrizione che ne dichiara l’appartenenza ad un liberto il cui cognomen Meleno - dal greco mélanos = nero - tradisce l’origine ellenica. Consideranda la differenza di dimensioni tra le lettere della prima e della seconda riga dell’epigrafe, si è propensi a pensare che al nostro Meleno interessasse far risaltare, agli occhi del viandante, la sua condizione di schiavo liberato, esibendo con orgoglio prenomen e nomen acquisiti dal proprio padrone, ormai diventato patrono.
Curiosità: la lapide proviene dalla zona in cui la via Emilia attraversa il torrente Lavino, corso d’acqua lungo il quale una controversa tradizione storica ed erudita colloca il decisivo incontro tra i triumviri Ottaviano, Marco Antonio e Lepido del 27 novembre 43 a.C., durante il quale i tre si spartirono il dominio sulle province sino ad allora conquistate dalla potenza romana.
Arenaria: 177x59,5x34 cm. Inv. 19065