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Lapide commemorativa di un'opera pubblica costruita dall'imperatore Traiano

lapide 100 d.C.

Schede

Provenienza: Castel San Pietro (Bologna), via Emilia, ponte sul torrente Sillaro. Rinvenuta nel 1888.

TRASCRIZIONE

Imp(erator) Caesar divi

Nervae filius Nerva

Traianus Aug(ustus) Germ(anicus) pont(ifex)

max(imus) trib(unicia) pot(estate) IIII co(n)s(ul) III p(ater) p(atriae) f(ecit)

TRADUZIONE

L’imperatore Cesare Nerva Traiano Augusto Germanico, figlio del divo Nerva, pontefice massimo, padre della patria, fece (erigere) (nell’anno della sua) terza potestà tribunizia e (del suo) terzo consolato

Questo blocco parallelepipedo corniciato e quello a fianco, del tutto simili tra loro e realizzati in una pietra importata dalla penisola istriana, riportano l’iscrizione nella quale si ricorda la realizzazione di un’opera da parte dell’Imperatore Traiano. La titolatura imperiale e, soprattutto, l’indicazione del numero delle tribuniciae potestates e dei consolati da lui ricoperti fino a quel momento consentono di datare precisamente al 100 d.C. l’intervento edilizio. Entrambe le iscrizioni furono incise sopra epigrafi più antiche, poi erase.

Curiosità: i due grandi blocchi vengono dall’arcata orientale del ponte moderno con cui la via Emilia scavalca il torrente Sillaro, presso Castel San Pietro Terme, e nel quale sono inglobate ancora strutture del ponte romano. Sono con grande probabilità da riferire ad un importante restauro del ponte, costruito durante l’epoca di Augusto, ma bisognoso di frequenti opere di manutenzione e di difesa, forse a causa di ricorrenti piene del torrente. 

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Descrizione tecnica

Pietra d’Istria: 95x174x60,5 cm. Inv. 19162