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La “Pro Patria”

25 maggio 1917

Schede

Sul “Resto del Carlino” è pubblicato un manifesto del Comitato “Pro Patria” a favore della guerra, combattuta per l'unità nazionale e per spezzare il sogno egemonico dei “due imperi tedeschi”.
Firmato da Luigi Silvagni, il manifesto auspica che anche coloro che non hanno impugnato le armi, si mobilitino a favore dei soldati e delle vittime del conflitto.
La “Pro Patria” annovera molti intellettuali e personalità (Enrico Pini, Alessandro Ghigi, Eugenio Jacchia, Giuseppe Tanari tra gli altri) che in seguito confluiranno tra le fila del fascismo.
In questo periodo sono numerose le iniziative a sostegno dello sforzo bellico: dal Comitato di azione civile (iniziativa di Giuseppe Tanari) dedito ad alleviare sofferenze materiali e morali, al Comitato bolognese per l'assistenza agli invalidi, dall'operazione “Oro alla patria” all'assistenza ai profughi del Friuli dopo la rotta di Caporetto.

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