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Emanuele Guizzardi detto/a Pannerino

24 maggio 1907 - [?]

Scheda

Emanuele Guizzardi, «Pannerino», da Guido e Maria Bergamaschi; nato il 24 maggio 1907 a Bologna; ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Autista.
Venne arrestato il 22 gennaio 1938 quale membro dell'organizzazione comunista bolognese che nel 1936 e nel 1937 svolse un'intensa attività illegale e, parallelamente, sfruttò le possibilità legali, all'interno delle organizzazioni di massa del regime (sindacati, università, giornali, ecc.).
Con sentenza istruttoria del 2 settembre 1938 fu deferito al Tribunale speciale. A questa si aggiunse un ulteriore rinvio a giudizio - sentenza del 22 novembre 1938 - per «offese al capo del governo e denigrazione del fascismo». Nel corso dell'istruttoria, infatti, scrisse sui muri della cella: «morte a Mussolini, W i Soviet, W la Spagna rossa. Operai ricordate Picelli».
Il 26 novembre 1938, unificati i due procedimenti a suo carico, venne condannato a 15 anni di carcere per costituzione del PCI, appartenenza allo stesso e propaganda. Fu scarcerato a Fossano (CN) un mese dopo la caduta del fascismo, il 22 agosto 1943.

Dopo l’8 settembre 1943 fu membro del CLN di Monteveglio militò nel battaglione Sozzi della 63a brigata Bolero Garibaldi. Riconosciuto partigiano dall’ 11 settembre 1943 alla Liberazione. [AR]