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Edmondo Golinelli detto/a Libero

15 aprile 1916 - [?]

Scheda

Edmondo Golinelli, «Libero», da Giovanni e Maria Cocchi; nato il 15 aprile 1916 a Imola. Nel 1943 residente a Milano. Pugile. Fu avversato dai fascisti per i suoi sentimenti antifascisti, antirazziali e la sua rivolta alla prepotenza dei gerarchi.

Dopo l’8 settembre 1943, tornò nell'imolese per partecipare alla lotta contro i nazifascisti.
Divenne comandante di compagnia e poi di un battaglione, che portò il suo nome di battaglia «Libero», della 36a brigata Bianconcini Garibaldi. Per la originalità tattica e per la intensità dell'azione impressa alla sua formazione, fu al centro di episodi salienti.
Di grande rilievo fu l'operazione condotta fra il 24 e il 26 settembre 1944, con appena 280 partigiani, che portò al blocco e al disarmo di una consistente colonna tedesca in fase di ripiegamento, facilitando le operazioni dei reparti della 5a Armata americana nello sfondamento della Linea gotica.
Dopo aver raggiunto Firenze, in forza del prestigio acquisito durante la lotta partigiana, ebbe il consenso dei comandi alleati a costituire un battaglione autonomo da affiancarsi con le truppe al fronte. Il reparto partigiano, fu dislocato a Tossignano, in un settore avanzato e difficile tenuto dall'8a Armata inglese. Il 19 marzo 1945, con atto ufficiale del General staff intelligence, ebbe il comando del battaglione con il grado di colonnello.
Dopo un incontro con il generale McCreery, comandante dell'8a Armata, avvenuto a Castel del Rio, guidò il suo battaglione nell'offensiva alleata che portò alla liberazione di Imola e poi, attraverso la bassa padana, fino a Trieste. Riconosciuto partigiano con il grado di capitano dal 9 settembre 1943 alla Liberazione. Testimonianza in RB5. [AR]