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Ernesto Gardelli

23 luglio 1908 - [?]

Scheda

Ernesto Gardelli, da Domenico e Desolina Sangiorgi; nato il 23 luglio 1908 a Imola; ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Colono. Per la sua appartenenza a «una delle famiglie pilota dell'antifascismo osteriolese» e per la sua militanza politica nel PCI, i
Insieme con i suoi fratelli fu perseguitato e confinato durante il regime. Nella primavera 1930 con il fratello Francesco fu bastonato per non essersi presentato ad una adunata fascista.
Nel novembre 1930, scoperta l'organizzazione comunista imolese (89 furono gli arrestati) con i fratelli Giulio e Vincenzo venne arrestato e incarcerato in San Giovanni in Monte (Bologna).
Accusato di associazione e propaganda sovversiva e detenzione di armi, con sentenza del 19 maggio 1931 fu rinviato al Tribunale speciale che il 23 giugno 1931 lo assolse. Deferito alla Commissione provinciale il 10 agosto 1931 fu condannato a 5 anni di confino a Lipari (ME). Nello stesso anno fu schedato.
Venne liberato l'1 novembre 1932 per l'amnistia del decennale fascista. Nuovamente arrestato il 28 maggio 1936, perché «fervente e pericoloso comunista, volle sposare senza riti né religiosi, né civili, ma alla comunista, la sua fidanzata Masina Wanda, matrimonio che avvenne in occasione del 1° maggio», gli vennero inflitti altri 4 anni di confino il 5 giugno 1936.
Tornò in libertà il 27 maggio 1937. Chiamato alle armi, prestò servizio militare in fanteria dal 10 ottobre 1942 all’8 settembre 1943.

Dopo l'8 settembre 1943 entrò nel movimento resistenziale imolese. Militò nel battaglione Pianura della brigata SAP Imola.
Nel marzo 1944 fu nominato responsabile del PCI per i collegamenti con le SAP e i GAP operanti nella bassa imolese.
Arrestato il 24 maggio 1944 per rappresaglia a seguito dell'evasione di Bruno Bartolini, venne incarcerato nella Rocca (Imola). Trasferito nel carcere di San Giovanni in Monte (Bologna), il 10 luglio 1944 venne internato nel campo di concentramento di Fossoli (Carpi - MO) e poi deportato a Mauthausen (Austria) dove rimase fino all'1 ottobre 1945.
Riconosciuto partigiano dal 9 settembre 1943 al 14 aprile 1945. [AQ-AR]