Fucilati i dirigenti del Partito d'Azione bolognese

Scheda

Grazie a due spie infiltrate, il 3 settembre numerosi partigiani appartenenti al gruppo dirigente di Giustizia e Libertà vengono arrestati. Il 19 settembre sono giudicati sommariamente dal Tribunale Militare Straordinario di Guerra.
Otto di essi (Luigi Zoboli, Massenzio Masia, Sante Caselli, Armando Quadri, Mario Giurini, Arturo Gatto, Sario Bassanelli, Pietro Zanelli) vengono fucilati il 23 settembre al poligono di via Agucchi dalla squadra speciale di Renato Tartarotti; altri, come Gino Onofri, sono deportati e moriranno nei lager nazisti.
Il 24 settembre, per non pubblicare la sentenza di morte contro i dirigenti del P.d'A., il quotidiano cattolico "L'Avvenire" sospende le pubblicazioni. La scusa ufficiale è il mancato rifornimento della carta. Il giornale tornerà in edicola solo dopo la fine della guerra, il 4 settembre 1945.

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