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Fondo documentario di Augusta Tanari

1847 | 1852

Schede

Uno dei metodi di comunicazione delle notizie che va diffondendosi sempre più per tutto il XIX secolo è la corrispondenza, “facilitata dai progressi della posta, già sensibili nella prima metà del secolo, ma accelerati nella seconda per lo sviluppo delle ferrovie e la varietà dei supporti di questo grande secolo della carta.” (A. Martin-Fugier, I riti della vita privata nella borghesia, in P. Ariès-G. Duby, La vita privata. L’Ottocento, Bari, Laterza, 1990, p.149). La lettera diventa in questo secolo un mezzo indispensabile per comunicare le notizie, che da forma di comunicazione privata, finisce per assumere il carattere di fonte privilegiata di notizie o terreno di riflessione.

Ne è un esempio il carteggio contenuto nella Posizione d’archivio “Augusta Tanari” conservato presso la Biblioteca del Museo del Risorgimento di Bologna, che raccoglie 188 lettere scritte tra il 1847 e il 1852. La parte più consistente del fondo è rappresentato dallo scambio epistolare tra i due fratelli Luigi e Augusta Tanari figli del marchese Giuseppe e di Brigida Fava Ghisilieri. Cresciuti nell’ambiente delle idee liberali che animava la casa Tanari di via Galliera a Bologna, Luigi e Augusta parteciparono, anche se in forme differenti, alle vicende risorgimentali. Nel 1848, allo scoppio della prima guerra di indipendenza, Luigi scelse di andare a combattere a fianco delle truppe di Carlo Alberto, arruolandosi nell’esercito piemontese, mentre la sorella ne seguì le vicende dalla casa bolognese attraverso la parola scritta. Il carteggio, conservato presso la Biblioteca del Museo del Risorgimento, è in massima parte espressione di questo momento storico. Si tratta di missive che testimoniano il forte affetto che legava i due giovani Tanari, un affetto cresciuto nell’infanzia vissuta sempre uniti e cementata dalla e nella persona della madre Brigida, ma che non mancano di far emergere la passione politica che animava entrambi i giovani. Molte delle lettere firmate da Augusta presentano inoltre lunghi interventi, non privi di forti commenti politici, della marchesa Brigida Fava Ghisilieri.

Un carteggio che dimostra quanto la scrittura epistolare non rimanga unicamente legata al mondo intimo delle comunicazioni personali, ma costituisca spesso una fonte, capace di entrare nel mondo pubblico e privato degli attori e delle attrici della storia moderna e contemporanea. Un carteggio famigliare, un fondo privato, che apre tuttavia a interessanti riflessioni sul mondo della politica e sulla stagione stoica della lotta per l’indipendenza nazionale. Al nucleo centrale di lettere si aggiunge un gruppo di lettere scritte ad Augusta dall’amica Isabella di Marsciano residente a Roma, e altre lettere di conoscenti della famiglia.

In questa pagina sono disponibili le trascrizioni integrali di alcune lettere in formato pdf.

Elena Musiani

Nell’estate 2017, grazie a Carmela Abagnara e Sofia Renzi, è stato prodotto un elenco analitico di consistenza del fondo con digitalizzazione dell’intero corpus documentario. Si è inoltre provveduto alla trascrizione di alcuni documenti. Il fondo è consultabile presso la Biblioteca del Museo del Risorgimento di Bologna.