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Leopoldo Folz

[?] - notizie 1834

Scheda

Flautista, ottavino. Tenne anche un’accademia al Teatro Comunale di Bologna. "Essendo giunti in questa città 3 giovinetti napoletani, Michelino, Florindo e Leopoldo Folz, il primo di anni 18, il secondo di 12 e il terzo di 8, tanto onorevolmente ricordati dai pubblici fogli italiani, offrono a questo colto e rispettabile pubblico un esperimento dei loro talenti". Ma le recensioni che seguivano queste esibizioni in tutta Italia non erano altrettante entusiaste: "Altre volte i fanciulli si contentavano divertirci recitando qualche sonetto o canzoncina; ora, col progresso della civiltà e dei lumi, invitano ad ogni maniera di accademie ed una di queste fu data dai tre giovanetti napoletani. S’intende che due di quei giovani, uno dei quali già grande e grosso, dovevano suonare il flauto, ed il terzo, giovanissimo, dar fiato ad un ottavino. Noi amiamo i fanciulli e questi, il piccolo principalmente, ne procurarono qualche momento di sorpresa; ma niente di più. Quei tre giovinetti hanno tutti una stessa scuola, vale a dire tendono al meccanismo e non all’espressione; suonano ma non coloriscono, intonano talvolta ma stonano più spesso, sorprendono ma non dilettano mai. In sostanza, sono sulla cattiva strada, strada da cui potrebbero ritrarsi se seguissero i consigli di persone assennate. Nei pezzi che scelsero (e scelsero assai male) furono molto applauditi dal pubblico gentile. E chi non avrebbe incoraggiato quegli sforzi infantili?"(GLI 21 luglio 1834).

Testo tratto da 'Un mondo di musica: concerti alla Società del Casino nel primo Ottocento', a cura di Maria Chiara Mazzi, Bollettino del Museo del Risorgimento di Bologna, 2014.