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Ferrovia Bologna | Ancona

1856 | 1861

Schede

La Facoltà (ovvero, la concessione) di costruire ed esercitare la ferrovia tra Ancona e Bologna venne accordata dal governo pontificio, con decreto del 21 maggio 1856 al Marchese di Casa Valdes, con la prescrizione di costruirla entro 10 anni e per la durata di 95 anni.

Il 16 agosto successivo il governo approvò lo statuto della Società generale delle strade ferrate romane costituita per la costruzione e l'esercizio dell'intera linea ferroviaria Roma-Ancona e prosecuzione fino a Bologna. La ferrovia fu aperta all'esercizio verso la fine 1861, dopo l'Unità d'Italia. L'ultimo tratto fu inaugurato il 17 novembre alla presenza di Vittorio Emanuele II. La gestione fu dapprima assegnata alla Società per le strade ferrate romane; successivamente e fino al 1885 alla Società Italiana per le strade ferrate meridionali e dopo il 1905, a seguito della "legge Fortis" che statalizzava le ferrovie, la gestione passò alle Ferrovie dello Stato. La linea è stata raddoppiata agli inizi del Novecento, ed elettrificata negli anni '30 (prima la tratta Bologna-Rimini, poi nel 1938 anche la Rimini-Ancona).

In collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna