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Elisabetta Ferron detto/a Feron o Fearon Elisabeth

notizie 1819 - 1836 - [?]

Scheda

Soprano. Come viene riportato ne Il Teatro di Donizetti di Bellotto e Fabbri (2001), secondo alcuni autori ella potrebbe essere l’inglese Elisabeth Fearon, ma secondo altre fonti, in particolare A. Weatherson, la donna sarebbe francese, col cognome Ferron. In ogni caso viene riportato che si affermò in Italia sotto la protezione del compositore Vincenzo Pucitta e che si sposò con l’impresario inglese Jospeh Glossop. Era anche socia onoraria dell’Accademia di musica di Londra.

Nel 1819 fece una tournée all’estero, in particolare in Austria e Germania. Fu poi reduce da un bel successo alla Scala, nella Gazza ladra di Rossini e nella Principessa di campagna di Pucitta: “La signora Ferron che nel pronunziar l’italiano fa conoscere che è inglese, ha pure bella voce ed intonata, sillaba assai bene e desta una specie di entusiasmo in alcune variazioni che canta nel fine, dove sullo stile della Catalani fa volate sorprendenti” (GB 13 aprile 1820). Lungi dall’apprezzare il virtuosismo di moda (“quelle scale semitonate però non sono conformi al bel modo di cantare e gli ornamenti talvolta non piacciono perché non sono ragionevolmente distribuiti”), il cronista della Scala sottolineava che il merito della cantante “non consiste in gorgheggi o nelle scale semitonate, ma nella bella maniera di canto facile e sostenuta” (GB 13 aprile 1820). Quando fu chiamata alla Società del Casino, stava cantando al Teatro Comunale da protagonista nelle opere Arminio di Pavesi, Maria Stuarda regina di Scozia di Mercadante e Ginevra di Scozia di Mayr (GB 28 aprile 1821; Paganelli, pp. 23, 24). Nel 1823 era prima donna al San Carlo di Napoli (GB 17 aprile 1823). Alternò poi la sua presenza a Milano al Teatro alla Scala e a Palermo al Carolino per un paio d’anni, dove figurò in opere quali Alahor in Granata di Donizetti (1826) e La selva d’Hermanstadt (1827). Nel 1836 la troviamo durante il carnevale di Piacenza ne Beatrice di Tenda del Bellini.

Laura Zuffi

Bibliografia: Bellotto F., Fabbri P., Il Teatro di Donizetti. Atti dei convegni delle celebrazioni 1797/1997-1848/1998, Fondazione Donizetti, 2001, Volume 1, p.84; Bini A., Commons J., Accademia di Santa Cecilia, Le prime rappresentazioni delle opere di Donizetti nella stampa coeva, Skira Editore, 1997, p.92; Bollettino del Museo del Risorgimento di Bologna, anno 2011-2012, voce Ferron Elisabetta; corago.unibo.it, voce Ferron Elisabetta; Eisenbeiss P., Bel Canto Bully: The Life and Times of the Legendary Opera Impresario Domenico Barbaja, Haus Publishing, 2013; Rossi F., Schio-Alpina. Saggio di guida alle vallate del Léogra, del Timonchio, dell'Astico, del Posina. In appendice, i Sette-Comuni Vicentini, la Valle dell'Agno (Recoaro) e passi nel Tirolo, L. Marin e Comp. Editori, 1878, p.81; Varnhagen R., Familienbriefe, Monaco, C.H.Beck Editore, 2009, p.1360, nota 112.